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LIVE – Inter-Napoli, Spalletti in conferenza stampa (DIRETTA)

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

La diretta live della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Inter-Napoli, match valido per la tredicesima giornata di Serie A 2021/2022. L’allenatore toscano è pronto a presentare i temi della sfida che potrebbe estromettere un’altra contendente per lo scudetto in casa di vittoria degli azzurri. Appuntamento per sentire le parole del tecnico di Certaldo alle ore 14 di sabato 20 novembre.

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AGGIORNA LA DIRETTA


14.32 Finisce qui la conferenza stampa.

14.30 “Koulibaly? Questa settimana è successo che quando è arrivato, al primo allenamento, è andato in scivolata ed è andato col ginocchio sotto. Ha sentito male, è rimasto per terra. Si è fermato l’allenamento. In un attimo c’erano anche i magazzinieri attorno a lui, oltre che tutti i calciatori, in attesa di vedere la reazione sua. Dopo tre minuti hanno ricominciato a giocare e tutti guardavano verso la panchina, non giocavano la partitina, volevano vedere se rientrava o no. Io sono stato fortunato ad averlo, ma la fortuna con me non ha finito, ne avrò altri di calciatori così”.

14.28 “A destra può giocare Zielinski, può giocare Elmas, può giocare Lozano. Quest’ultimo sta bene, ha viaggiato ieri per ore e ore ma è molto voglioso. Ci ho parlato stamane. E’ sorridente perché è un ragazzo molto positivo, dolcissimo da un punto di vista di contatto professionale. E’ normale che abbia ambizioni di crescita, come le devono avere tutti. Poi mi auguro che lui a fine stagione riceva l’interesse anche di club che lui ritiene più importanti del Napoli, perché no: significherebbe che si è reso protagonista del raggiungimento di alcuni nostri obiettivi”.

14.23 “La Nazionale? Mancini ha le soluzioni per rimettere a posto questa cosa. Secondo me se la sarebbe già meritata la qualificazione l’Italia per ciò che ha fatto vedere. Non so perché i risultati gli abbiano dato contro. Un po’ di fortuna e sfortuna nel calcio esiste, può essere dipeso da questo. A Mancini non si insegna nulla, sa come fare le cose”.

14.22 “Zhang rimaneva perlopiù in Cina quindi la viveva più indirettamente. De Laurentiis invece vuol sapere le cose, ci telefoniamo. Zhang sorvegliava a distanza, De Laurentiis sorveglia da vicino e ti fa sentire la sua presenza. Con entrambi ho avuto la possibilità di lavorare come meglio credo. Poi sono sempre i risultati che fanno la differenza”.

14.19 “Le certezze di quanto fatto fin qui, delle qualità esibite dai nostri calciatori, di migliaia di persone che ti vogliono bene e ti sostengono se casomai una volta ti venisse il dubbio di non farcela ad essere fortissimo. La nostra gente pensa che noi siamo una squadra fortissima. Di dubbi non ce ne sono. Noi andiamo lì per fare la partita. C’è un avversario che ha le nostre stesse qualità, dei calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha un’esperienza su quel gioco che gli fa fare e ha trovato una squadra che ha già fatto quel gioco negli anni precedenti. Ci saranno delle difficoltà, le stesse che dicevamo prima, ma ci vuole il coraggio per affrontare queste difficoltà”.

14.16 “Non è una partita definitiva, neanche per loro. Ci sono tante partite e saranno molte le difficoltà, per tutti. La felicità è nascosta un po’ dietro queste difficoltà. Fin quando sei di fronte ad un risultato così o quando ti trovi a dover sostituire uno o due giocatori non bisogna abbassare le spalle, o non si raggiungono gli obiettivi. E’ tutto dietro queste difficoltà qui: le assenze, la gestione delle partite quando mancano un paio di giocatori senza lamentarsi. Io non mi sono mai lamentato in carriera. Non ho mai detto ‘Mi manca questo o quell’altro’, perché sarebbe come dire alla squadra che non possiamo farcela da soli. Invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni. Per questo si va a cercare le soluzioni sempre. Per loro non è definitiva”.

14.13 “E’ una rivincita? Io non ho da far valere nessuna rivincita. Domani è un passaggio fondamentale per un’altra piccola felicità. Non per la mia, o anche per la mia, ma soprattutto per tutte quelle persone che ci amano e ci seguono. Noi siamo già a posto. Se continuo a fare questo lavoro a 62 anni è perché sono in cerca di una dignità, che sarà una certezza solo quando ti batterai per le persone che ti vogliono bene, non solo per il tuo esser famoso e per il ruolo. Abbiamo una città dietro che è lì che freme. Noi dobbiamo passare attraverso la gente che ci vuole bene, che ci ama. Chi non sa riconoscere quest’amore non sarà mai fiero di ciò che ha fatto”.

14.11 “Ex di turno? Io parlo con pochi, io sono sempre solo. Amici, non amici, spero che non mi fischino e queste cose qui? Per me la gente può fare ciò che vuole. Ho preso fischi e insulti da tante parti. Ma io guardo il mio lavoro, non quello degli altri. Quando vado via dal club guardo se ho lasciato i conti migliori e se ho vinto qualche partita. Ma si pensa a ciò che faccio io, non paragonato a ciò che fanno gli altri. Poi uno dà il taglio che vuole alle cose. In base alle amicizie e i contatti che si hanno. Io ho finito all’Inter con la difficoltà della gestione in quel momento lì, con tutto ciò che veniva fuori per creare delle difficoltà. Non ho dato colpa a nessuno di quel quarto posto, ho finito e sono andato a casa perché mi avevano mandato a casa. E’ chiaro che delle valutazioni poi vadano fatte perché sono in base alle possibilità che uno ha a disposizione. Se uno ha la possibilità di spendere di 240 milioni di stipendi non è uguale a chi ha un monte ingaggi da 100 milioni. Non si va a prendere giocatori fermi a casa, ma giocatori dal Chelsea, dal Manchester City, più abituati a vincere rispetto ad altri. Per me sarà una partita come tutte le altre perché io sono abituato a vivere intensamente tutto ciò che faccio e lo vivo in diretta. Non si prepara niente. Anch’io sono curioso di vedere che reazione avrò quando sarò a San Siro. Ogni cosa che faccio la vivo con sentimento e le faccio seriamente. Lì ho preso delle decisioni e l’ho fatto volentieri perché un allenatore deve essere giusto per il bene del gruppo. Vado orgoglioso di aver ridato forza a quello che era una conformazione della Pinetina lì, anche i giardinieri hanno messo a posto delle cose per me, come alzare le piante. Abbiamo dato continuità alla cappella in onore di Angelo Moratti, venivano da Roma a celebrare la messa prima di ogni partita. Sono dei momenti belli che porterò sempre con me e mi hanno dato la possibilità di emozionarmi fortemente”.

14.08 “Sarà una partita in cui tutte e due le squadre andranno alla ricerca della vittoria perché hanno bisogno dei tre punti. Loro stanno in campo con una conformazione geometrica diversa dalla nostra e ci sarà da coprire gli spazi che loro prenderanno in fase di possesso perché loro sono bravi con gli esterni a tutta fascia. L’Inter ha fatto vedere in passato e quest’anno con Inzaghi di fare bene”.

14.07 “Politano col Covid? Che possa succedere qualcosa all’ultimo momento fa parte delle difficoltà della stagione. Forse vi siete dimenticati che nelle prime due partite di campionato noi abbiamo giocato con tre centrocampisti perché s’è fatto male Demme, così come Zielinski dopo 20′ col Venezia. Inoltre non si aveva Anguissa. Si giocava con tre centrocampisti di numeri e si giocava con quelli lì. Si lascia il dubbio prima di giocare che l’assenza di un giocatore ci faccia perdere la partita? E’ un ragionamento scorretto”.

14.05 La conferenza avrà inizio tra pochissimo.

13.55 Amici di Sportface, buon pomeriggio da Castel Volturno e benvenuti alla diretta scritta della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Inter.

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