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Sci alpino, Mondiale St. Moritz 2017: la stella di Sofia Goggia e la caccia alle medaglie

Sofia Goggia - Foto Marco Trovati - Pentaphoto

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Quando si cominciano a scomodare paragoni importanti come Deborah Compagnoni vuol dire che siamo di fronte a un vero fenomeno. Sofia Goggia, 24 anni di Bergamo, una carriera costellata da tre pesantissimi infortuni alle ginocchia, è assurta quest’anno agli onori della cronaca dello sci alpino mondiale eguagliando con 9 podi (già a gennaio, con il secondo posto appena conseguito nel superG di Cortina d’Ampezzo) il record che la campionessa di Bormio stabilì nella stagione 1996/97 e avanzando la propria candidatura a una o più medaglie iridate agli imminenti Campionati del Mondo di St. Moritz.

Sofia è una ragazza molto determinata, ma anche aperta e simpatica, pronta a non prendersi troppo sul serio ed a farsi ricordare come una campionessa anche al di fuori della neve. Con i primi exploit in Coppa del Mondo si è subito lanciata nella promessa, alla prima vittoria, di salire sul podio con tanto di tacchi a spillo! Già a 3 anni sulle nevi di Foppolo la orobica mise gli sci ai piedi, e da lì non li abbandonò più comunque non trascurando la scuola, riuscendo per tempo a conseguire il diploma di maturità scientifica. La sua carriera, pur promettente sin dalle prime apparizioni in Coppa del Mondo, non è stata comunque priva di importanti ostacoli, quelli cui chi ama le discipline veloci è particolarmente esposto: gli infortuni alle ginocchia. Sofia ne subì uno grave già nell’estate del 2009, ancora giovanissima, per poi subirne un altro ancora più grave l’anno dopo durante una delle sue prime gare di Coppa Europa a Kvitfjel, in Norvegia. Nonostante un’intera stagione persa c’era la grande emozione il 28 dicembre 2011 di esordire in Coppa del Mondo, in uno sfortunato slalom gigante a Lienz che non sarebbe riuscita a portare a termine, ma che rimaneva l’inizio di un affascinante viaggio nell’olimpo dello sci alpino. Per lei arrivavano comunque soprattutto buoni risultati dalle gare FIS e dalla Coppa Europa, che addirittura le consentivano di conquistare un’insperata convocazione “last-minute” ai Campionati del Mondo di Schladming del 2013, nonostante ancora non avesse conquistato un punto in Coppa del Mondo. Senza alcuna aspettativa particolare in lei riposta la sciatrice bergamasca riusciva addirittura a sfiorare il podio nel superG, piazzandosi quarta dietro a dei monumenti del circo bianco come Tina Maze, Lara Gut e Julia Mancuso. Proprio la sciatrice slovena è da sempre l’idolo di Sofia, al punto che l’azzurra le ha dedicato una dolcissima lettera tramite i propri profili social qualche giorno dopo il ritiro dalle gare, avvenuto durante il recente gigante sulle nevi di casa a Maribor (peraltro con Goggia che aveva dedicato il suo secondo posto proprio a Tina).

Ma nel frattempo, quando oramai era entrata stabilmente nella squadra di Coppa del Mondo nella stagione 2013/2014, il ginocchio faceva per la terza volta crack, questa volta a Lake Louise ed al legamento crociato sinistro. Altra stagione da archiviare, ma il calvario non finisce qui, in quanto rientrata tardivamente nella stagione successiva per recuperare al meglio dall’ultimo infortunio la Goggia avvertiva il 7 gennaio 2015 in allenamento a Santa Caterina Valfurva un forte dolore sempre al ginocchio sinistro; le analisi evidenziavano la presenza di una cisti, segnando una nuova conclusione anticipata della stagione. Finalmente la stagione 2015/2016 era la prima scevra da infortuni, dove Sofia riusciva anche a portare a casa ottime prestazioni di Coppa del Mondo, con il quarto posto nel superG di Soldeu ed il 6° nel gigante di Courchevel.

Tutto ci si poteva aspettare data la resilienza della sciatrice lombarda, che ama ascoltare Vivaldi e Mozart nel tempo libero, ma non certo una prima parte di stagione a dir poco stupefacente quale è stata questa in corso. Come detto ben 9 podi a partire da Killington, cinque secondi posti e quattro terzi posti, ben distribuiti tra discesa, superG, slalom gigante e combinata alpina, con una continuità da far arrossire anche una Compagnoni a cui è paragonata proprio in questi giorni. Sofia in pochi mesi sembra aver recuperato con gli interessi il tempo perso a causa degli infortuni e si propone già tra le favorite delle specialità veloci ai prossimi campionati del mondo a St. Moritz, in Svizzera. Le manca ad oggi solo la vittoria, e in tal senso cade proprio a pennello l’imminente manifestazione iridata, affinché dopo gli infortuni anche la cabala segni il passo, ovviamente il tutto rigorosamente con tacchi a spillo!

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