[the_ad id=”10725″]
Non ha tradito le attese della vigilia la X edizione della Lago Maggiore Half Marathon, svoltasi domenica 5 marzo a Verbania: circa 1800 iscritti in totale (di cui 1566 per la mezza maratona, mentre gli altri si sono suddivisi sulle gare di contorno: una 10k ed una non competitiva) e riscontri cronometrici impressionanti.
In campo maschile, vittoria per Reuben Kiprop Kerio che, al debutto assoluto sulla distanza, ha percorso i 21,097 Km del tracciato di gara in 1h01’21’’. L’atleta keniano, che vanta nel suo palmares la vittoria alla Brescia Art Marathon edizione 2016 (2h09’05’’), ha fatto corsa solitaria fin dalle prime battute: senza “lepri” ad aiutarlo ha ottenuto un tempo di assoluto valore, ma che non gli ha consentito di battere il record della corsa (1h00’00’’), stabilito nell’edizione 2011 dall’etiope Dereje Deme. Ottimo secondo il francese di origini africane Abdelatif Meftah (1h04’36’’), mentre al terzo posto è arrivato un altro keniano alla prima esperienza nella mezza maratona: Kiptoon Evans Kiplagat (1h04’59’’). Primo degli italiani Pietro Bomprezzi che grazie al crono di 1h09’26’’(personal best) ha tagliato il traguardo in settima posizione.
Dominio keniano assoluto nella gara femminile, dove spicca la straordinaria prestazione di Brigid Jepchirchir Kosgei che dopo un 2016 di altissimo livello, con tanto di vittoria alla Milano Marathon in 2h27’45’’, taglia per prima il traguardo con il tempo di 1h07’35’’ (record della gara), sicuramente il miglior crono femminile nelle mezze maratone italiane di questa prima parte di stagione. Completano il podio le connazionali Vivian Jerono Kiplagat (1h09’05’’) e Viola Jelagat (1h12’49’’). La più veloce delle italiane è stata Francesca Durante, quinta assoluta (1h21’51’’)
Nella gara di 10km (partenza ed arrivo a Stresa), istituita quest’anno per celebrare il decennale della manifestazione, successi per Massimo Farcoz (31’52”) e Irene Glarey (39’59’’).