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“Sono sia emozionata sia un po’ preoccupata perché sono sempre stata abituata alle emozioni di una gara e, quindi, so cosa aspettarmi; invece, in questa situazione, rimango un po’ spiazzata perché davvero non so cosa può succedere, non so come mi sentirò, quali emozioni proverò. Spero solo che il fatto che inizio, portando la bandiera, porti fortuna non solo a me ma a tutti gli atleti italiani che saranno lì con me a gareggiare” sono state le prime parole dell’italiana Arianna Fontana in un’intervista rilasciata a SkySport.
“Non vedo l’ora di cominciare a gareggiare alle Olimpiadi; quando sono sul ghiaccio mi sento libera, mi sembra di volare, sono delle sensazioni bellissime.
Il giorno della gara sono sempre molto tranquilla, quando entro sul ghiaccio per il riscaldamento cerco sempre di trovare delle buone sensazioni fin da subito e se qualcosa non va me ne accorgo fin dal primo momento” ha proseguito la portabandiera della spedizione azzurra alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang, in programma dal 9 al 25 febbraio in Corea del Sud.
“Io sono sempre stata una molto testarda, avevo i miei obiettivi e volevo raggiungerli, volevo sempre essere la più forte però, nello stesso tempo, sapevo che bisognava fare dei sacrifici e, quindi, ho sempre affrontato tutto con serenità – ha sottolineato la pattinatrice italiana di short track – noi rappresentiamo veramente uno sport di nicchia, siamo pochi atleti ma buoni; non ci sono i numeri, ma riusciamo sempre a dire la nostra e spesso battiamo paesi che hanno attrezzature migliori e un numero di atleti maggiore rispetto al nostro e, ovviamente, questo ha comportato per me tanti sacrifici fin da piccola perché mi sono dovuta spostare più volte per continuare ad allenarmi ad alti livelli”.
“La medaglia d’oro è quella che manca però, sinceramente, non penso al risultato; ho dato e vinto tanto in questi anni, quando sarò in pista darò il massimo, se non di più, per portare a casa una medaglia però, prima di tutto, voglio arrivare lì con la convinzione di aver fatto tutto il possibile, di non essere mai stata così in forma, così forte e veloce; se arrivo lì ed ho già raggiunto tutto questo allora sarò contenta perché poi so che se le altre mi batteranno vorrà dire che sono più forti, voglio arrivare in Corea con la convinzione che io più di così non potevo fare!” ha proseguito la custode temporanea del tricolore.
“Al dopo non ho ancora pensato, sinceramente penso solo ad iniziare questa Olimpiade e a portarla al termine nel migliore dei modi; al dopo, poi, si vedrà, c’è tempo, non ho ancora pensato e non voglio pensarci…” ha concluso un’Arianna il cui sguardo, per il momento, sembra essere proiettato esclusivamente ai nove giorni che la separano dalla cerimonia di apertura; al suo imminente futuro, ci penserà dopo aver provato a togliersi qualche bella soddisfazione sul suo amato ghiaccio.