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Golf, Ryder Cup 2018: il sistema di qualificazione per Europa e Stati Uniti

Lo scorso 31 agosto ha ufficialmente preso il via la corsa per entrare a far parte della squadra europea della Ryder Cup 2018. Un lunghissimo processo di qualificazione lungo un anno intero, che determinerà alla fine i nomi di coloro che andranno a sfidare i detentori degli Stati Uniti al Le Golf National di Parigi a fine settembre (qui il programma e le date del torneo) dopo la dolorosa sconfitta nel 2016 ad Hazeltine.

COME QUALIFICARSI – Per quanto riguarda l’Europa, il tour europeo ha inserito alcune novità rispetto al recente passato. Otto dei dodici giocatori si qualificheranno di diritto: a strappare il pass per la Ryder Cup 2018 saranno i primi quattro giocatori della European Points List, la graduatoria che tiene conto dei punti conquistati sullo European Tour, e i primi quattro giocatori (escludendo ovviamente i quattro già selezionati) della World Points List, classifica che tiene conto dei punti del ranking mondiale e quindi anche dei risultati sul PGA Tour e altri circuiti extra-europei.

Il capitano Thomas Bjorn avrà quindi a disposizione quattro wild card, attraverso le quali completerà la squadra a sua discrezione. Inoltre per portare quanti più possibili giocatori in condizione, verrà dato un peso maggiore ai risultati dei mesi immediatamente precedenti al torneo. In che modo? E’ stato deciso di moltiplicare per 1,5 i punti di entrambe le liste (European e World) a partire dal BMW PGA Championship 2018, al via il 24 maggio prossimo a Wentworth. A titolo esemplificativo, a partire da questo torneo ogni 10 punti conquistati ne verranno attribuiti 15. In questo modo lo European Tour spera di evitare che alcuni giocatori si qualifichino dopo una prima parte di stagione ad altissimo livello a cui segue un periodo di sensibile calo nelle prestazioni. Infine nelle settimane delle Rolex Series (mini-circuito in cui rientra tra gli altri anche l’Open d’Italia 2018), non potranno essere conquistati punti in altri tornei, europei o non. Per essere eletti nella squadra si dovrà assolutamente far parte dello European Tour, giocando quattro eventi del circuito continentale oltre ai major e ai WGC: per questo motivo ad esempio l’inglese Paul Casey tornerà a giocare anche sul tour europeo a partire da gennaio.

Passando invece agli Stati Uniti, i giocatori a stelle e strisce hanno iniziato ad accumulare punti già dall’inizio del 2017, con il loro processo di qualificazione che si chiuderà il 12 agosto 2018. Si tratterà di un’unica graduatoria, con i punti che verranno assegnati seguendo questi criteri:

  • Major della stagione 2017 (The Masters, U.S Open, Open Championship, PGA Championship): un punto per ogni mille dollari di montepremi guadagnati.
  • WGC e The Players della stagione 2017 (WGC-Mexico Championship, WGC-Dell Technologies Match Play, The Players, WGC-Bridgestone Invitational, WGC-HSBC Champions): un punto per ogni duemila dollari di montepremi guadagnati.
  • Tornei del PGA Tour a partire da gennaio 2018 (WGC inclusi): un punto per ogni mille dollari di montepremi guadagnati.
  • Major della stagione 2018: due punti per ogni mille dollari di montepremi al vincitore del torneo; 1,5 punti ogni mille dollari per tutti gli altri che passano il taglio.

Questo complesso sistema premierà i primi otto della graduatoria, mentre anche per gli Stati Uniti quattro wild card saranno a disposizione del capitano Jim Furyk. Le prime tre scelte verranno annunciate al termine del Dell Technologies Championship il 3 settembre 2018, mentre l’ultimo componente del team verrà annunciato alla fine del BMW Championship il 9 settembre.

 

 

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