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Nico Rosberg vince il Gran Premio di Singapore partendo dalla pole e gestendo la gara davanti a Daniel Ricciardo su Red Bull e Lewis Hamilton. Quarta posizione per Kimi Raikkonen mentre Sebastian Vettel chiude in quinta con una super rimonta.
Una gara dove succede di tutto fin dai primi secondi dove scende in pista la safety car per via di un pericoloso incidente di Nico Hulkenberg (Force India) che in mezzo alle due Toro Rosso di Daniil Kvyat e Carlos Sainz viene toccato da quest’ultimo girando orizzontalmente la macchina ed andando a sbattere contro le barriere gialle. Nel gran caos della partenza c’è da segnalare anche una foratura alla gomma posteriore di Valtteri Bottas entrato in contatto con la McLaren di Jenson Button. Dopo un solo giro, quindi, le macchine si accodano dietro la direzione di gara con le prime tre posizioni di griglia invariate con Nico Rosberg, Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton. Perde troppe posizioni Max Verstappen (altra partenza insufficiente) mentre dalle retrovie Esteban Ocon furbescamente tenta il sorpasso in regime di bandiera gialla ma, per questa mossa, viene penalizzato di 5 secondi.
Con la momentanea “sospensione” della gara, tanti piloti rientrano ai box per cambiare strategia gomme mentre Nico Hulkenberg scende dalla monoposto aggiungendosi agli “out” tra cui, fin da subito, troviamo Romain Grosjean. Il francese per via di un problema all’impianto frenante non è riuscito a partire rimanendo ai box senza neanche effettuare il giro di ricognizione. Sfruttando la safety car, gli stewart del tracciato ripuliscono la strada e gli attimi di panico arrivano nel momento in cui Nico Rosberg termina la chicane ritrovandosi qualche metro più in avanti un commissario che corre verso l’esterno.
Carlos Sainz, uno dei protagonisti del botto iniziale, rimane fuori e sulla parte destra della vettura viene evidenziato un pezzo che, anormalmente, sporge. Per questo motivo i commissari di gara sventolano la bandiera arancione-nera con cui costringono il pilota della Toro Rosso ad un pit-stop immediato per risolvere il problema.
Dopo circa 5 giri ad entrambe le Mercedes, Rosberg e Hamilton, dai box vengono chieste delle informazioni riguardo i freni e, difatti, le frecce d’argento rallentano leggermente il passo mostrando qualche problema. Con questi team radio la Ferrari e la Red Bull cercano di costruire una gara diversa con scelta di gomme differenti per tentare di recuperare qualche decimo giro dopo giro. Al primo pit-stop, Lewis Hamilton si lamenta con i suoi ingegneri per avergli montato la gomma soft, una scelta che non agevola l’inseguimento su Ricciardo ed anzi favorisce la rimonta di Raikkonen che riesce a portarsi sotto il tiro del “drs”.
Sebastian Vettel svolge il suo compitino e dopo soli 30 giri si ritrova ottavo alla ricerca del capolavoro mentre Verstappen rimane imbottigliato nel duello personale con Kvyat (due piloti che si son sostituiti in Red Bull), spettacolo, nervosismo e qualche furbata del russo che costringono Max a cercare frenate brusche con le quali rovina le sue super soft.
Al 33esimo giro Ricciardo entra ai box montando la soft nella speranza di chiudere la gara senza altre soste lasciando la seconda e terza posizione momentanea a Hamilton e Raikkonen. Pochi secondi dopo il pilota finlandese attacca da dietro il campione del mondo e con una grande staccata gli ruba la posizione. Raikkonen conclude il giro entrando, a sua volta, ai box anticipando la strategia dell’avversario e riuscendo a recuperare la terza posizione al 35esimo quando anche Hamilton mette la “freccia” verso i box.
Verso il 39esimo giro Raikkonen si trova sopra di 5 secondi su Hamilton ma dal box tedesco arriva un team radio interessante dove chiedono a Lewis di passare al “piano B”. Gestisce bene, invece, Rosberg che dopo le preoccupazioni iniziali tiene alla larga Ricciardo senza mai metter la sua gara in pericolo. Quattro giri più tardi Vettel rientra ai box salvando la sua quinta posizione in virtù del fatto che Verstappen dovrà , per regolamento, rientrare ai box per montare una mescola differente dalla super soft. Strategia aggressiva della Ferrari che monta la ultra soft in un possibile inseguimento a Hamilton in cerca di scoprire il famoso “piano B”. Da segnalare, nel mentre, i ritiri di Valtteri Bottas su Williams e di Jenson Button su McLaren.
Con il passare del tempo, Hamilton inizia ad abbassare i suoi tempi avvicinandosi prepotentemente a Raikkonen per poi andare ai box al 46esimo giro montando super soft spingendo la Scuderia di Maranello ad intervenire sulla macchina di Kimi che, nel giro successivo monta la ultra soft uscendo dalla pit-lane dietro il tedesco seppur di pochi secondi. Con queste mosse anche i meccanici Red Bull si allarmano facendo rientrare Ricciardo mentre, poco più tardi, i meccanici Mercedes avvisano Rosberg di rientrare ai box salvo poi cancellare l’ordine pochi secondi più tardi per essersi accorti di non aver il margine giusto per rientrare davanti al pilota australiano.
La scelta della scuderia campione del mondo incanala la gara di Rosberg in una sola direzione, spingere e gestire le gomme fino alla fine tenendo conto dei super tempi di Ricciardo. Quest’ultimo viene incoraggiato dai suoi ingegneri che tramite un team radio lo assicurano che a circa quattro giri dalla fine, guadagnando più di due secondi a “lap”, si ritroverà alle spalle del pilota tedesco.
A sette giri dal termine sale in cattedra un opaco, fino ad ora, Verstappen che si mette in mostra per un grandissimo sorpasso (uno dei suoi) su Alonso per conquistare la sesta posizione. Rosberg, nel clima di preoccupazione, chiede ai suoi ingegneri fino a quanto può utilizzare i freni con Ricciardo che riduce il gap a 5 secondi e mezzo.
Con i doppiaggi di Massa e Gutierrez, la Red Bull di Ricciardo perde il ritmo e la gomma super soft cala di prestazione. L’australiano riesce a mettersi dietro gli scarichi della Mercedes solamente all’ultimo giro senza riuscire ad affondare il sorpasso decisivo. Si chiude così una gara fantastica che vede Hamilton sul gradino più basso del podio e le Ferrari di Raikkonen e Vettel rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Team Radio di una gioia immensa per Rosberg che saluta, per la prima volta, il circuito di Singapore da vincitore. Un arrivo emozionante in volata con Ricciardo che chiude la gara a soli 7 decimi dal tedesco. Questo risultato lo proietta nuovamente in testa al campionato a 8 punti di vantaggio da Hamilton, una sfida infinita perché quest’anno Rosberg è super motivato a coronare il suo sogno.