Formula 1

F1, Verstappen: “Grato ad Hamilton per una battaglia grandiosa”

“È stata una gara davvero pazzesca, è stata un po’ il riassunto di tutta la stagione”. Così Max Verstappen, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, commenta il successo di Abu Dhabi che gli ha permesso di laurearsi campione del mondo al termine di uno dei Mondiali più avvincenti nella storia della Formula 1. Resta nella storia la lotta infinita con Lewis Hamilton, nell’ultimo mondiale prima del cambio regolamentare del 2022. “Francamente non mi importava essere l’ultimo campione prima del cambio, mi interessava esserlo e ce l’ho fatta”, dice il pilota della Red Bull. Decisivo il lavoro del suo compagno di team, Sergio Perez.Quello che ha fatto è stato pazzesco, non smetterò mai di ringraziare Checo, ero incredulo quando poi ho rivisto le immagini. Ma Perez è stato un grande compagno di squadra non solo per quello. Credo che la sua stagione sia stata brillante“. Contento di “aver vinto”, Verstappen si dice “esausto” per “una stagione che è stata durissima, in ogni gara sapevi che poteva cambiare tutto, come poi è successo ad Abu Dhabi. Non ho mai pensato, ‘ok questo è il momento, adesso divento campione’. Ma quando ho passato Hamilton nell’ultimo giro, in Curva 9, lì mi sono detto ‘ok, adesso non mi passa più nessuno’…”.

Merito di un sorpasso di puro “istinto”, dice l’olandese prima di aggiungere: “Sapevo che eravamo veloci, io dovevo essere aggressivo perché Hamilton mi avrebbe riattaccato. Così avevo corso tutto il weekend dicendomi che dovevo attaccare più che pensare a difendermi”. Il titolo 2021 (“resterà l’onestà del mio comportamento“) non è un punto di arrivo come lo è stato per Nico Rosberg. “Non ho mai pensato di lasciare, mai stata un’opzione. Volevo esserci e ci sono, poi per vincere tanti titoli serve anche fortuna. Ma ora ho vinto tutto quello che potevo, quindi qualsiasi cosa arriverà d’ora in poi sarà una specie di regalo, un bonus“.

Verstappen pensa a tutti i sacrifici fatti per arrivare fin qua. Il titolo è un processo lungo che coinvolge tutta una squadra, un gruppo di persone” e ricorda le sensazioni dell’ultimo giro: “Ero eccitato ma ero anche concentrato su quello che dovevo fare. In quell’ultimo giro avevo tutta la pressione addosso. Quando ho passato il traguardo ho sentito uno shock, avevo tante emozioni dentro, impossibile decifrarle”. La battaglia con Hamilton è stata “più divertente che stressante. Correre ti spinge al limite, le emozioni sono tante e ti diverti. Poi il lavoro coinvolge tutti attorno a te, sia io che Lewis avevamo bisogno che tutto funzionasse alla perfezione per vincere, quindi ci sono un sacco di stimoli ed è eccitante”.

Poi ha concluso: “Io pensavo a guidare ma sapevo che Hamilton era in vantaggio. Io credo che Lewis sia stato sfortunato per come sono girate le cose, ma io da parte mia dovevo fare il massimo. La chiave di tutto è crederci sempre. E io ci ho creduto fino alla fine. La scorsa notte avevo attorno la famiglia, la mia fidanzata, alcuni amici. E abbiamo ricordato certi momenti, sì era bello ripensarci. Certe cose, le cose che mi hanno portato qui oggi, voglio dire, resteranno indimenticabili“. Con Hamilton non ha avuto modo “di parlare in modo approfondito” ma assicura di essere “grato a Lewis per questa battaglia grandiosa”.

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