Formula 1

F1, ecco perché la Ferrari può vincere il Mondiale 2018

Sebastian Vettel - Foto Bruno Silverii
Sebastian Vettel - Foto Bruno Silverii

Una gara su ventuno è stata archiviata: testa al futuro per scoprire cosa accadrà nel Mondiale 2018 della Formula 1. Un primo bilancio, le prime sensazioni, analizzando la prima vera uscita in campionato tra i “pro” ed i “contro” intravisti e pronosticabili lungo tutta la stagione. Riuscirà la Ferrari ad interrompere il dominio Mercedes in questa annata tornando alla vittoria dopo 10 anni dall’ultima volta nel costruttori e 11 nel piloti?

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L’analisi dei pro della Rossa nel 2018

INIZIO CONVINCENTE, ALTE MOTIVAZIONI – È un inizio convincente, una nuova alba Rossa, un pizzico differente rispetto a quella del 2017. Se nella passata stagione la Ferrari aveva fatto un balzo incredibile per presentarsi immediatamente competitiva, quest’anno dovranno esserci le “conferme” per il proseguo del lavoro sulla macchina. Tenendo conto dell’errore di Bottas nel Q3, la Rossa è stata capace di mettere due punte a ridosso del pole-man Hamilton partendo all’attacco ed avendo il vantaggio di poter differenziare la strategia nel tentativo di metter “in gabbia” il proprio avversario. Una Ferrari all’attacco, cinica, che ha tenuto un ottimo passo gara senza mai andare in difficoltà nella performance. Un buon inizio con due piloti sul podio (Vettel al trionfo) per un campionato che dovrà esser giocato da squadra con alte motivazioni da parte dei due protagonisti.

RAIKKONEN C’È, ATTENZIONE ALL’ICEMAN – In tal senso, nel gioco di squadra, è stato molto importante l’apporto di Raikkonen nella prima gara. Maggiormente competitivo rispetto a Vettel, lungo tutto l’arco del week end fra prove libere e qualifiche, l’uomo di ghiaccio è riuscito ad adattarsi immediatamente alle caratteristiche della nuova SF71H. Secondo in qualifica, terzo sul podio: la strategia della Rossa lo ha penalizzato, involontariamente, ed il suo team radio infuriato fa capire la sua grande voglia di mettersi in gioco, di lottare e di non esser solamente il “partner” di guida. Un iceman all’attacco e motivato si candida di diritto alle posizioni più prestigiose spingendo la Ferrari sempre più avanti nella sua rincorsa alla Mercedes.

PASSO LUNGO, SVILUPPO CONTINUO – Una novità importante, rispetto al 2017, è la variazione nella conformazione della Rossa. Dal passo corto al passo lungo per poter permettere agli ingegneri di giocarsi qualche carta in più durante il corso della lunga stagione. Si tratta di piccole ma importanti modifiche, che potranno esser prese in considerazione nei prossimi mesi, nella zona situata tra le ruote anteriori e le pance della vettura. Allineandosi alla scelta della Mercedes, la Ferrari potrà usufruire di un migliore equilibrio aerodinamico e di una zona posteriore maggiormente pulita per alimentare ancor di più il diffusore nella parte alta. Una variante interessante per poter confrontare anche le strategie aerodinamiche nel corso del Mondiale considerando comunque una piccola differenza di centimetri di lunghezza fra le due vetture (circa 5 cm a favore della Mercedes).

Mondiale all’attacco per la Ferrari che punta a poter tornare a trionfare. Dopo ormai dieci anni di attesa sarà la stagione giusta per il Cavallino di Maranello? Testa bassa e tutti al lavoro per l’obiettivo più prestigioso e per scrivere un’altra pagina importante nella storia del motorsport.

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