Mattia Binotto mette le cose in chiaro in vista della nuova stagione: il team principal di Audi è stato molto chiaro.
Audi si prepara all’ingresso in Formula 1 nel 2026, ma il team tedesco chiede tempo. Mattia Binotto, direttore tecnico del progetto, ha invitato tutti i fan alla pazienza, sottolineando che la squadra non punta a essere una sorpresa immediata. Il debutto ufficiale segna un passo importante per il marchio a quattro anelli, che punta a consolidare credibilità e sviluppo prima di competere ai vertici del mondiale. La visione è chiara: non si tratta di vincere subito, ma di costruire una base solida per il futuro.
Binotto fa chiarezza: l’obiettivo di Audi è chiaro
Le ambizioni di Audi in Formula 1 sono alte, ma il team resta con i piedi per terra. Secondo Mattia Binotto, la casa tedesca ha messo in piedi un piano solido e credibile, con investimenti pensati per il lungo periodo.
Binotto ha spiegato a Reuter: “Penso che, come progetto, stiamo procedendo nella giusta direzione e con una certa credibilità stiamo costruendo una certa credibilità. Vedo la dinamica, quanto sia cambiata. Per i dipendenti, è abbastanza chiaro: ci stiamo espandendo, stiamo investendo a lungo termine. Questi fatti stanno conferendo molta credibilità al progetto agli occhi dei dipendenti. Non c’è dubbio che Audi sia pienamente impegnata. Gli investimenti che stiamo facendo attualmente con Audi sono tutti progetti a lungo termine perché sono investimenti di cui vedremo il ritorno, in termini di prestazioni, forse tra tre o quattro anni”.
L’ex team principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Penso che ci voglia pazienza, siamo ancora in quella fase di costruzione non mi aspetto affatto di avere il motore migliore l’anno prossimo, ma comunque non importa perché sappiamo di aver fissato i nostri obiettivi per il 2030. Non intendiamo essere una sorpresa l’anno prossimo. Paragoni con la power unit Red Bull? Penso che loro abbiano competenze più specifiche, Noi abbiamo il background e la conoscenza di Audi, che a lungo termine farà sicuramente la differenza”.










