Ciclismo

Ciclismo, Tirreno-Adriatico: Sagan spettacolare! A Fermo batte Pinot. Quintana sempre leader

Peter Sagan - Foto profilo ufficiale Facebook

Semplicemente spettacolare. Unico. Straordinario. Un fenomeno. Tutto questo è Peter Sagan.
Ormai le parole e gli aggettivi si sprecano per il campione del mondo più incredibile degli ultimi anni.
Nella bellissima tappa dei muri di Fermo, lo slovacco si amministra bene e poi esegue una progressione imperiale che non lascia scampo a nessuno, centrando così il bis dopo la vittoria di Montalto di Castro davanti a Thibaut Pinot e Primoz Roglic.
Nairo Quintana resta al comando dimostrando anche oggi una condizione già ottima, mentre paga anche oggi ben 3 minuti Vincenzo Nibali, il quale dovrà lavorare ancora molto per trovare la migliore condizione.

La quinta tappa della Tirreno Adriatico 2017 (Rieti-Fermo,209 km) è la cosiddetta tappa dei muri, e rappresenta l’ultima occasione per decidere la classifica generale prima della cronometro di San Benedetto del Tronto.
Essa prevede numerose brevi ascese, soprattutto nella parte finale, con alcuni tratti che toccano addirittura il 20%.
Questa tappa oltre ad avere un grosso significato per gli esiti finali della corsa, ha anche un forte significato simbolico, visto che il gruppo transiterà nella prima parte della frazione da alcuni paesi tra i più colpiti dalle varie scosse di terremoto negli ultimi mesi, come Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.
Il via ufficiale viene dato alle ore 11.07 dal comune laziale, con quattro uomini in meno rispetto ai corridori arrivati ieri sul Terminillo: non prendono infatti il via Fabio Aru, vittima di una bronchite, Matteo Montaguti, Charles Planet e Romain Gioux.
Questa tappa fa gola a molti e così, nei primi chilometri sono in tantissimi a cercare la fuga ma per il momento  il gruppo non concede troppo spazio.
Dopo 11 km ci prova Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale), il quale guadagna una decina di secondi sul plotone, ma viene ripreso 5 km più tardi.
Il francese non si da però per vinto e così, ci prova subito dopo insieme a Marco Canola (Nippo Vini Fantini), Scott Thwaites (Dimension Data) e Davide Ballerini (Androni).
I quattro collaborano bene insieme e guadagnano in breve trenta secondi sul gruppo, dal quale scattano in sette: Gianni Moscon (Team Sky), Filippo Ganna (UAE Team Emirates), Moreno Moser (Astana), Steve Cummings (Dimension Data), Mauritis Lammertink (Katusha) e Niki Terpstra (Quickstep Floors).
I fuggitivi diventano così undici e dopo 50 km hanno un vantaggio superiore ai 3 minuti sul plotone, proprio mentre avviene il passaggio da Amatrice, con immagini che ci lasciano davvero senza parole e che ci fanno ricordare i terribili momenti vissuti a partire dallo scorso agosto.
Superati anche Accumoli ed Arquata del Tronto, l’attenzione torna sulla corsa di oggi dove il gruppo, tirato dalla Cannondale Drapac, inizia a recuperare sui battistrada riducendo il gap ai soli due minuti dopo 80 km di corsa, mentre viene segnalata la media della seconda ora: ben 45,6 km/h.
Il traguardo volante viene vinto da Moscon su Lammertink e Ballerini, dopo il quale il corridore della Katusha tenta di andare via da solo, al cui inseguimento si lancia Gougeard.
Nel frattempo scattano dal gruppo Kostantin Siotsu (Bahrain Merida) e Simon Clarke (Cannondale Drapac) che raggiungono gli inseguitori al km 112.
Lammertink al GPM ha un vantaggio di 18 secondi su Gougeard, 1 minuto su Clarke, Siotsu e gli altri fuggitivi, ed 1’15’’ sul gruppo che tirato da Bora Hansgrohe, UAE Emirates e FDJ, le quali provocano insieme al Team Sky un grossa selezione e successivamente un frazionamento nel gruppo principale, che si divide in tre tronconi: nell’ultimo di questi rimane anche la maglia bianca Adam Yates (Orica Scott), il quale oggi non si sente per nulla bene e decide di ritirarsi ai 76 km dal traguardo.
La fuga intanto viene annullata dal gruppo, dal quale scattano subito Mikel Landa (Team Sky), Tim Wellens (Lotto Soudal), Mattia Cattaneo (Androni) e Bob Jungels (Quickstep Floors) che in breve guadagnano un minuto sul gruppo tirato dalla Movistar del capoclassifica Nairo Quintana.
Il gruppo annulla la fuga ai meno 46 (grazie al forcing di Movistar,Sky e BMC) ed esplode nuovamente con l’attacco di Michal Kwiatkowski, che viene seguito da Rafal Majka.
Il polacco della Bora non riesce a seguire l’ex campione del mondo che continua la sua azione in solitaria, ma dopo aver toccato un vantaggio massimo di 15 secondi si lascia riassorbire dal gruppo, ricompattatosi poco prima.
Ai 34 km dalla conclusione il gruppo è così nuovamente compatto e dopo quattro ore di corsa alla media di 43,1 km/h vive ora un raro momento di tranquillità, in attesa del gran finale con il muro di Capodarco e il circuito finale di Fermo.
Questa calma dura però pochissimi chilometri e così ci provano in due: Fabio Felline (Trek Segafredo) e Oscar Gatto (Astana), i quali vengono seguiti dall’indomito Michal Kwiatkowski.
I tre vengono raggiunti poco dopo da Rafal Majka, Andrey Amador (Movistar) e Tejay Van Garderen (BMC) pochi metri prima del muro di Capodarco sul quale transita per primo il campione del mondo di Ponferrada.
L’azione dei fuggitivi viene però subito annullata dalla Movistar, ma controllare il gruppo in questo momento è veramente difficile e continuano a susseguirsi scatti e controscatti in testa al plotone, dove sono rimasti ormai una quarantina di unità.
Sul muro di Reputolo si muove ancora Kwiatkowski, il quale sta lavorando per Geraint Thomas, ma il gallese non è il primo a scattare dato che ci prova Romain Kreuziger (Orica Scott), seguito da Diego Rosa (Team Sky) e Alberto Rui Costa (UAE Emirates).
Il terzetto viene ripreso poco dopo ma non c’è nemmeno il tempo di respirare che ci provano ancora in due, Vasil Kiriyenka (Team Sky)  e Luis Leon Sanchez (Astana), i quali guadagnano in breve 16 secondi sul gruppo maglia azzurra.
I due proseguono a collaborare bene insieme e ai 13 km dal traguardo hanno 26 secondi di vantaggio sul plotone tirato in questo momento dalla FDJ di Thibaut Pinot.
Lo spagnolo si libera dell’ex campione del mondo a cronometro un chilometro dopo mentre cominciano ad accusare alcuni segni di difficoltà Mikel Landa (Team Sky), Fabio Felline (Trek Segafredo) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida).
Il gruppo tirato da Rafal Majka comincia a recuperare su Luis Leon Sanchez che a 9 km dal traguardo ha 17 secondi di vantaggio sul gruppo maglia azzurra e 35 sul gruppo Nibali, che ora si trova insieme ad Edvald Boasson Hagen e Robert Gesink.
Dal gruppo principale scatta poi Tejay Van Garderen che in breve si riporta sul battistrada dell’Astana, mentre continua la crisi di Nibali che non riesce a seguire le ruote di Gesink e EBH e si trova ora insieme a Steve Cumming.
A cinque chilometri dalla conclusione i fuggitivi hanno 12 secondi di vantaggio sul gruppo maglia azzurra dove sono presenti circa 25 unità, tra cui i principali favoriti Peter Sagan e Greg Van Avermaet.
Ai 3 chilometri dal traguardo viene annullata la fuga e sul secondo passaggio sul muro di Reputolo si muove il capoclassifica Nairo Quintana, che viene seguito da Geraint Thomas, Thibaut Pinot, Rigoberto Uran, Jeremy Roux e Primoz Roglic.
Ad 1,7 dalla fine Peter Sagan in prima persona lavora per riportare il gruppo sui fuggitivi, dove sullo strappo nell’ultimo chilometro si muove Rigoberto Uran seguito dal campione del mondo.
Nei 300 metri finali si porta davanti Geraint Thomas, ma lo scatto del campione del mondo è irresistibile ancora una volta per tutti e così lo slovacco centra con facilità il bis davanti a Thibaut Pinot e Primoz Roglic.
Per Peter Sagan questa è la terza vittoria stagionale e la settima nella sua carriera alla Tirreno ed è un grandissimo segnale per la Milano – Sanremo di sabato prossimo, dove si presenterà come il favorito numero uno.
Nairo Quintana controlla con tranquillità e rimane leader davanti a Thibaut Pinot e Rohan Dennis.

Ordine d’arrivo
1. Peter SAGAN        5h00’05”
2. Thibaut PINOT               st
3. Primoz ROGLIC              st
4. Geraint THOMAS          st
5. Bauke MOLLEMA          st
6. Rigoberto URAN           st
7. Tom DUMOULIN           st
8. Nairo QUINTANA          st
9. Rohan DENNIS              st
10. Simon SPILAK            a  6″

 

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