Il capo del Tour de Suisse e del comitato organizzatore dei Campionati mondiali di Zurigo, Oliver Senn, ha chiesto il tracciamento Gps dei ciclisti professionisti durante le competizioni. Negli ultimi due anni, il ciclismo ha perso tre corridori: Gino Mader, Andre’ Drege e Muriel Furrer. “Lo consideriamo come una necessità del momento per poter mantenere il controllo di tutti i professionisti durante le gare“, spiega Senn, che poi parla della morte di Furrer – avvenuta durante la rassegna iridata: “Siamo volati sulla Luna ben 55 anni fa e non è possibile che non ci accorgiamo immediatamente della scomparsa di un corridore”. Della stessa visione è l’ex professionista Fabian Wegmann, compagno di stanza di Wouter Weylandt quando è morto dopo un incidente al Giro d’Italia del 2011. “Questo episodio mi colpisce ancora molto profondamente. A causa del materiale e dell’aerodinamica, le gare stanno diventando sempre più veloci. Sfortunatamente, le conseguenze delle cadute sono più drammatiche. Paradossalmente vengono costantemente costruite nuove isole spartitraffico che sono misure di moderazione del traffico ma non favoriscono l’uso della bicicletta”.