Ciclismo

Ciclismo, Sagan: “Sogno di partecipare a Parigi 2024. Mi mancherà il gruppo della squadra”

Peter Sagan
Peter Sagan - Foto LiveMedia/Silvia Colombo

Peter Sagan è stato sicuramente uno dei ciclisti che hanno fatto la storia in questi anni. Il ciclista slovacco è stato ospite di Warner Bros, Discovery per il lancio della nuova stagione di ciclismo. Nel corso di tale intervista Sagan ha ripercorso tutta la sua carriera sportiva, incentrando poi l’attenzione a quello che sarà dopo la sua stagione: ossia la Mountain Bike con un unico e il sogno di partecipare in quel dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Queste le parole di Sagan: “Da juniores riuscivo ad alternare strada e Mtb, ospite dello studio londinese di Eurosport- ma poi ho dovuto decidere. Quando la Liquigas mi ha proposto di diventare professionista, ho scelto la strada con grande responsabilità, ma la Mountain Bike è sempre stata la mia passione. Bisogna anche godere del proprio lavoro e il mio sogno è partecipare ai Giochi Olimpici di 2024 in Mtb per un’ultima grande sfida. Ho sempre vinto da quando avevo nove anni e l’impennata era il mio modo di festeggiare. È stata l’esultanza che mi ha accompagnato per tutta la vita. Mentre le altre sono nate per scherzo con gli altri ragazzi, che mi chiedevano di fare determinate esultanze quando vincevo. Facevamo delle scommesse, mi dicevano: questa non ci riuscirai perché è troppo ignorante, allora io mi divertivo a farle. Mi mancherà il gruppo della squadra, non quello in corsa. Spesso siamo in ritiro per settimane e ci spostiamo, ma farlo con il gruppo di amici è bello. Finché sarà così, nonostante i tanti giorni lontano da casa, saranno momenti belli. Scherziamo, ridiamo, facciamo tante cose insieme. Momenti piacevoli. Forse quella sarà l’unica cosa che mi mancherà: viaggiare e stare insieme alla squadra“.

Infine il consiglio ai giovani: “Un giovane deve fare quello che gli piace. Se ama la strada, deve continuare lì. Se vuole fare MTB, la strada può diventare uno strumento, un allenamento. Però dopo dovrebbe concentrarsi sulla MTB, perché quando sei giovane sviluppi la tecnica, l’equilibrio, la potenza e la velocità. Da piccolo è più importante fare pista, MTB o BMX rispetto alla strada. La strada è quasi solo watt e performance, mentre le abilità tecniche le sviluppi nelle altre discipline“.

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