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Giro d’Onore per le stelle azzurre del ciclismo italiano. Al Salone d’Onore del Coni, alla presenza del numero uno dello sport azzurro Giovanni Malagò, il presidente della Federazione ciclistica Renato Di Rocco ha premiato gli atleti migliori della stagione, a partire dai medagliati all’Olimpiade di Rio de Janeiro. Tra questi l’olimpionico Elia Viviani, il bronzo nella prova in linea Elisa Longo Borghini e i tanti medagliati nel ciclismo paralimpico, a partire da Alex Zanardi e Luca Mazzone, due ori e un argento a testa ai Giochi brasiliani. “È stata un’annata straordinaria – ha sottolineato Di Rocco – Siamo davvero felici di poter gestire una federazione con atleti così bravi,valorosi e competitivi, ma anche eccezionali sul piano umano”. “Quest’anno sono particolarmente orgoglioso – ha dichiarato Malagò – i risultati parlano in modo chiaro. È stato un anno meraviglioso, ho sofferto e gioito insieme a voi. Qualche tempo fa questa federazione aveva più problemi che cose positive, oggi le premesse ci lasciano ben sperare per il futuro, a partire dai risultati dei giovani e delle giovani”.
Presente alla cerimonia anche il numero uno del Comitato italiana paralimpico Luca Pancalli, anche lui soddisfatto per quanto fatto dal paraciclismo italiano: “Lo sport è uno straordinario strumento perché permette un cambiamento – ha osservato il presidente del Cip – Questi ragazzi stanno facendo proprio questo, ci aiutano a cambiare la cultura del Paese e la percezione della disabilità. Ne siamo felici, ora ci rimbocchiamo le maniche per quanto c’è ancora da fare”. Da realizzare, come ha ricordato il presidente Di Rocco, c’è un nuovo velodromo a Treviso, una struttura importante per la crescita del ciclismo italiano: “L’accordo è chiuso – ha spiegato il numero uno della Fci – Tra due anni e mezzo avrete un altro impianto dove potervi allenare. Una struttura che ci mancava, dopo la delusione di Roma 2024: i più penalizzati dal ritiro della candidatura siamo stati noi, perché avremmo realizzato un velodromo coperto con intorno un bike park, una cosa straordinaria. Ma la ruota gira e noi ci siamo già rialzati”.