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Juventus: ecco come reinvestire i soldi di Bonucci

Daniele Rugani - Juventus - Foto Bruno Silverii

Passata la tormenta dell’ultimo fine settimana per il famoso passaggio di Leonardo Bonucci al Milan, ora è tempo di interrogarsi su come andarlo a sostituire.

Se l’addio di Dani Alves ha lasciato a bocca aperta persino Marotta e Paratici, non si può dire lo stesso riguardo la trattativa che ha portato Bonucci a “Casa Milan”, data la tempestività dell’operazione.

La domanda che sta circolando in questi giorni a Vinovo è: Come rimpiazzare l’ormai ex difensore? Esiste un calciatore con le sue stesse caratteristiche? Meglio investire i soldi per tappare i buchi in un’altra zona di campo?.

Ad essere onesti, non esiste al mondo un centrale con le sue caratteristiche tecniche, che sappia sopperire alla mancanza di un regista in mediana e che possa far partire l’azione direttamente dalla difesa. Inoltre, negli ultimi due anni, in assenza di un totem come Andrea Pirlo, il 19 della nazionale ha potuto affinare ancora meglio questa sua “specialità della casa”, facendo dei suoi lanci un ‘unicum’ anche a livello internazionale.

Credere in Rugani – Proprio per questo che sarebbe una soluzione adatta per la Juventus non andare ad operare in quella direzione, avendo già in rosa ben quattro difensori centrali: Chiellini, Barzagli, Benatia e soprattutto Rugani. Quest’ultimo appare forse l’unico che possa garantire uno stile di gioco similare a quello di Bonucci e anche lo stesso giovane difensore toscano non aspetta altro dopo due anni di “praticantato”.

Già la passata stagione ha avuto la possibilità di disputare gare importantissime, come in occasione di Juventus-Roma in cui non fece praticamente mai veder palla ad un certo Dzeko e ad Oporto, dove i bianconeri uscirono vittoriosi per 2-0 nell’andata degli ottavi di finale di Champions League (sì, proprio quel match in cui Bonucci era seduto su uno sgabello affianco al d.t Pavel Nedved).

Nei suoi primi due anni alla Juventus, il 22enne di Sesto di Moriano ha messo in fila già 41 presenze, sebbene non tutte da titolare.

Altro dato significativo: nelle 19 gare in cui è stato impiegato nella stagione appena trascorsa, i bianconeri hanno subito solamente 10 gol (praticamente la media di un gol ogni due gare), sa giocare bene palla al piede e nell’uno contro uno è migliorato tantissimo, grazie soprattutto ad un lavoro certosino sotto il punto di vista fisico.

Ragionamento simile lo ha fatto anche il Bayern, che ha pensato bene di rimpiazzare Lahm con Kimmich (stesso identico caso di Rugani), oppure il Real che acquistò sei anni fa un 18enne di giovani speranze come Varane. Anche la Juventus ha quindi l’obbligo di credere fermamente nel ragazzo, pilastro futuro anche della Nazionale maggiore e che in coppia con Romagnoli nell’Under 21 ha fatto vedere ottime cose.

Più saggio dunque puntare il faro a centrocampo. Se l’orientamento tattico della Juve sarà ancora quel 4-2-3-1 che tanto bene ha portato, allora non servirà intervenire in maniera massiccia, avendo già Marchisio, Khedira e Pjanic e a quel punto anche il nome di un Emre Can o Matuidi andrebbe bene.

Nel caso in cui invece Allegri voglia tornare coi tre centrocampisti centrali e dunque con due mezze ali, serve intervenire e bene, inserendo un tassello che innalzi il livello qualitativo, come Kroos (pista difficilissima per tanti motivi) o per un Rakitic (chiuso da un centrocampo stellare e che potrebbe acquisire un’ulteriore gemma come Verratti).

Lo stesso regista italiano sarebbe un profilo molto calzante per la “Vecchia Signora”, ma il costo del cartellino è davvero troppo elevato e i 100 milioni richiesti dal PSG sembrano un pelino folli, per così dire.

Resta da capire poi se la dirigenza juventina abbia qualche colpo in canna sul quale ha lavorato in gran segreto, anche se ormai, essendo a fine Luglio, è molto difficile strappare alle big europee i loro pezzi pregiati e solo mediante un’offerta “monstre” Marotta e Paratici possono portare a Torino un grande campione e puntare di nuovo la rotta verso Kiev.

 

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