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Sembrava essere la pista giusta, quella che poteva riaccendere le più splendide fantasie del tifo rossonero, eppure la pista Morata, proprio quando sembrava farsi in discesa si è complicata e non poco. Partiamo dagli inizi. Mese di aprile, Fassone e Mirabelli ufficialmente diventano operativi (lo erano già da tempo). Primi nomi, prime liste della spesa. Sportface.it raccoglie subito l’indiscrezione che il preferito era ed è lo spagnolo Alvaro Morata. Si iniziano ad allacciare i contatti con l’entourage, prime proposte, al vaglio il nuovo progetto rossonero. Verso metà maggio la svolta, Beppe Bozzo, che cura gli interessi per Morata in Italia fa sapere al Milan che il giocatore è interessato. Si snocciolano cifre, tutte molto importanti. Si vuole fare di lui il cardine del Milan del futuro. Morata a tutto questo non resta impassibile e comincia a gradire tutto ciò che sta succedendo (cifre comprese). La fidanzata, l’italiana Alice Campello, inizia a sondare il mercato immobiliare milanese e individua in Corso Como la loro eventuale casa. Tutti i pezzi del puzzle sembrano lentamente andare al punto giusto tant’è che Mirabelli e Fassone vanno a Cardiff per decidere di accelerare decisamente. Ma proprio durante questa due giorni gallese che qualcosa nella testa del calciatore spagnolo cambia. Da qui il gelo, il raffreddamento, magari non definitivo, che ha spinto il Milan a fissare un incontro in settimana col Torino per Andrea Belotti. Comunque vada il Milan avrà un grande numero 9. Soprattutto volenteroso di far parte di questa storica squadra.