
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti dal Milan, c’è ancora qualcosa da rivedere per Allegri. Un addio a giugno sembra sempre più probabile.
Il Milan targato Massimiliano Allegri ha iniziato la stagione con il passo giusto, mostrando solidità, carattere e una progettualità che negli ultimi anni era mancata. Dopo un avvio con qualche punto interrogativo, la squadra rossonera si è subito ricompattata ed è ora stabilmente in vetta alla classifica. Un risultato non casuale, ma frutto di un lavoro oculato condotto sul mercato da Igli Tare, capace di trovare l’equilibrio tra profili esperti e giovani di prospettiva.
Gli arrivi estivi hanno inciso immediatamente, con Luka Modric che ha preso per mano il centrocampo diventando punto di riferimento tecnico e mentale. Al suo fianco, giocatori come Adrien Rabiot e i più giovani stanno beneficiando dell’esperienza del croato, che a 40 anni non ha perso lucidità né capacità di leadership. Accanto a lui, Allegri sta valorizzando elementi come Christian Pulisic, che ha trovato nuova linfa sotto la guida del tecnico livornese, e Mike Maignan, sempre più leader silenzioso e certezza assoluta tra i pali.
Il Milan non si limita a difendere, ma sa anche colpire nei momenti chiave, mostrando una mentalità matura che consente di gestire partite delicate come quella vinta contro il Napoli nonostante l’inferiorità numerica. Il segreto è proprio nella costruzione di un gruppo eterogeneo, capace di mescolare carisma e freschezza. Allegri e Tare hanno saputo “rinforzare” la rosa anche in uscita, liberandosi di pedine non più centrali e garantendo così sostenibilità economica. Il progetto di ricostruzione avviato in estate sta dando frutti concreti, e la sensazione è che il Milan sia tornato a recitare un ruolo da protagonista. Tuttavia il lavoro di sfoltimento non è finito qui, perché un altro tassello del centromcampo rossonero è pronto a salutare.
Loftus-Cheek a rischio: Allegri pensa già al sostituto
Se il presente sorride, il futuro del Milan passa anche da scelte strategiche delicate. Una delle situazioni più calde riguarda Ruben Loftus-Cheek, che potrebbe essere il grande sacrificato della prossima estate. L’inglese, arrivato dal Chelsea per portare fisicità e versatilità in mediana, ha avuto un rendimento altalenante e, con l’arrivo di Adrien Rabiot, rischia di vedere ridotto ulteriormente il suo spazio nelle rotazioni di Allegri. Il contratto di Loftus-Cheek scade nel 2027, ma il 2026 sarà l’ultima occasione per monetizzare la sua cessione. La Premier League resta la destinazione più plausibile, con diversi club interessati a riportarlo in Inghilterra. Per il Milan, la sua partenza potrebbe rappresentare una plusvalenza utile a finanziare nuovi colpi e garantire margini di manovra sul mercato.

Tra le idee per il futuro spicca il nome di Rodrigo Bentancur, che andrà in scadenza con il Tottenham nel giugno 2026. L’uruguaiano conosce bene Allegri, avendo lavorato con lui alla Juventus, e potrebbe rappresentare un innesto perfetto per il 3-5-2 rossonero. A 28 anni sarebbe nel pieno della maturità calcistica e arriverebbe a costo zero, un affare che permetterebbe al Milan di rinforzarsi senza sforzi economici eccessivi.
Allegri, da sempre attento alla funzionalità dei suoi uomini, non vuole trovarsi con giocatori scontenti o ai margini. La priorità è mantenere alta la competitività interna, evitando di affollare il centrocampo con interpreti che rischiano di non avere spazio. L’eventuale uscita di Loftus-Cheek, compensata dall’arrivo di Bentancur, andrebbe proprio in questa direzione: garantire equilibrio alla rosa, valorizzare chi si sente realmente parte del progetto e continuare nella ricostruzione intelligente che sta riportando il Milan ai vertici del calcio italiano.