Serie B, Ilari: “Esclusione della Reggina una sanzione sproporzionata”

La Reggina non ha intenzione di arrendersi nell’estate infuocate tra le aule di tribunale per riprendersi la Serie B. Promette battaglia Manuele Ilari, nuovo presidente del club calabrese. “La Reggina intende operare nel massimo rispetto della Federazione e di qualsiasi istituzione sportiva e non, ma l’esclusione, speriamo momentanea, dal torneo cadetto, ritengo sia una sanzione assolutamente sproporzionata – le sue parole – Riteniamo di trovarci in una situazione paradossale e dunque ci auguriamo che venga ripristinato ciò che è stato sancito dal campo di gioco. La scorsa stagione calcistica ha sancito che la Reggina ed il Lecco dovranno disputare il prossimo campionato di serie B, senza se e senza ma. Occorre salvaguardare un’etica sportiva“.

Ilari assicura che la nuova proprietà “sta lavorando intensamente al fine di ricostruire la situazione contabile e finanziaria, consapevole della complessità del passaggio delle consegne con la vecchia proprietà, non ancora terminato. La speranza ed il desiderio sono gli stessi che animano tutti i tifosi reggini, ovvero esito favorevole del contenzioso amministrativo e conseguente riammissione in serie B. A quel punto la nuova proprietà agirà subito con fermezza ed impegno, per ripristinare condizioni di sostenibilità di bilancio, rendendo i costi coerenti con l’insieme delle entrate“.

Il nuovo presidente dovrebbe arrivare a Reggio Calabria la prossima settimana e tenere una conferenza stampa. “Insieme ai componenti dell’area tecnica– assicura – valuteremo quali saranno i calciatori intenzionati a sposare il progetto Reggina. Chi riterrà di non volere proseguire questo percorso verrà accontentato e troveremo la giusta soluzione per ognuno. Di certo, per garantirsi un presente ed un futuro la Reggina non può più vivere al di sopra delle proprie possibilità”. 

About the Author /

Classe 1992, studente di Giurisprudenza e diplomato al Conservatorio con il sogno del giornalismo. Amo lo sport a 360°, anche perché il mio paesino da 17.000 abitanti ha cresciuto un calciatore di Serie A e della nazionale come Legrottaglie, una medaglia olimpica di volley come Mastrangelo, e l'ormai certezza della marcia Palmisano. E poi ci sono io, mancato numero 1 Atp, cui rimedio sproloquiando come redattore anche su Tennis World Italia