Serie B

Guardia di Finanza nella sede della Sampdoria: indagini su compravendite con la Juventus

Scudetto Sampdoria
Foto Roberto Martinelli

La guardia di finanza del comando provinciale di Genova, coordinata dalla Procura, sta dando esecuzione ad un decreto di perquisizione nella sede della U.C. Sampdoria S.p.A. a Genova. Lo riferisce con una nota il procuratore di Genova Nicola Piacente. La perquisizione dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza è finalizzata al sequestro di documentazione amministrativa, contabile e fiscale. Ed è inoltre stata fatta “richiesta di consegna atti e documenti nelle sedi di Banca Sistema S.p.A. e di Macquarie Bank in Milano“, fa sapere la procura di Genova riferendo anche l’ordine “di esibizione atti e documenti nelle sedi di Sace S.p.A., di Mediocredito Centrale S.p.A. e dell’Istituto per il Credito Sportivo S.p.A. in Roma”. L’autorità giudiziaria, comunica la procura di Genova, procede per “false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti in relazione a compravendite di calciatori intervenute nel 2019 e nel 2020 (quindi della vecchia gestione ndr) tra U.C. Sampdoria S.p.A. e Juventus F.C. S.p.A”.

Tra le operazioni sotto la lente d’ingrandimento, c’è la cessione dalla Juventus alla Sampdoria del calciatore Emil Audero e la cessione dalla Sampdoria alla Juventus dei calciatori Daouda Peeters e Erasmo Mulè, avvenute nel 2019, nonché la cessione dalla Juventus alla Sampdoria dei calciatori Nicolò Francofonte, Matteo Stoppa ed Erik Gerbi, e la cessione dalla Sampdoria alla Juventus di Giacomo Virioni, avvenute nel 2020. “Per effetto di tali operazioni – proseguono i magistrati -, si è ritenuto che i bilanci di esercizio del 2019 e del 2020 della U.C. Sampdoria S.p.A. abbiano riportato l’esposizione di una minor perdita e di un maggior valore dell’attivo patrimoniale rispetto a quello reale e che la sopravvalutazione dei calciatori Audero, Stoppa, Francofonte e Gerbi abbia determinato per U.C. Sampdoria S.p.A. l’utilizzo di fatture sovradimensionate e, conseguentemente, l’indebita detrazione di iva nonché l’annotazione di costi superiori a quelli effettivi”.

Inoltre, la procura di Genova procede anche per il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.“Nella cornice emergenziale connessa alla pandemia da Covid-19” e “in base agli accertamenti sinora compiuti è emerso che U.C. Sampdoria S.p.A. abbia ottenuto, anche sulla base dei bilanci riportanti dati ritenuti allo stato non veritieri, finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, gestito da Mediocredito Centrale S.p.A., per complessivi 5.000.000 euro, nonché finanziamenti assistiti da garanzia pubblica concessa da Sace S.p.A., erogati da Banca Sistema S.p.A., per complessivi 17.000.000 euro, e da Macquarie Bank, per complessivi 40.000.000 euro”.In base all’esame degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Paola (Cosenza), relativi alle indagini che hanno riguardato il fallimento di società riconducibili a Massimo Ferrero – osserva la procura – viene ipotizzata altresì la malversazione di erogazioni pubbliche, in relazione alla destinazione di parte dei suddetti finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, ricevuti da U.C. Sampdoria S.p.A. nella cornice emergenziale connessa alla pandemia da Covid-19, per scopi diversi da quelli in relazione ai quali la garanzia era stata concessa”. “Oggetto di approfondimento investigativo sono anche finanziamenti erogati a U.C. Sampdoria S.p.A. dall’Istituto per il Credito Sportivo per la riqualificazione, tra l’altro, degli impianti sportivi della squadra calcistica a Bogliasco (Genova)”, conclude la nota del procuratore Piacente.

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