Serie A

Verona-Sassuolo, Di Francesco: “Voglio una squadra evoluta. Faraoni non sarà del match”

Eusebio Di Francesco
Eusebio Di Francesco - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico dell’Hellas Verona, Eusebio Di Francesco, alla vigilia del match contro il Sassuolo valevole per la prima giornata del campionato di Serie A 2021/2022, ha parlato in conferenza stampa: “Entusiasmo? Mi fa piacere, anche perché è giusto a inizio stagione avere grande entusiasmo. Mi auguro che rimanga per tanto tempo, è il mio compito mantenerlo. Si lega tutto al lavoro, alla voglia di mettersi in gioco. Deciderò tutto domattina la formazione. Pandur ha fatto più partite di Montipò, quindi credo sia in vantaggio Ivor. Abbiamo provato a recuperare Faraoni, ma non sarà della partita. Ci saranno novità rispetto al Catanzaro. Sassuolo? La proprietà ha programmato in questi anni. È riuscita a crescere costantemente, ogni scelta che ha fatto, a partire dagli allenatori, è stata determinata dal desiderio di imporre il proprio gioco. Mi auguro possano balbettare un po’ domani, noi dovremo cavalcare questo entusiasmo, attraverso le nostre caratteristiche”.

Nella scorsa stagione i gialloblù hanno disputato un ottimo campionato, ma Di Francesco non avverte pressione: “Per un allenatore le responsabilità ci sono sempre. Quello che mi piace di questa squadra è che abbia già una mentalità: io la voglio mantenere. È normale che, personalmente, vengo da due stagioni negative, e ho grandissima voglia di rifarmi. Kalinic? Sta lavorando con grande continuità: ha saltato pochi allenamenti. Deve far gol, e lo ribadisco. In questo momento in fase realizzativa stiamo mancando, anche se nella costruzione del gioco lui ha fatto molto bene con la Samp. Deve continuare così, è normale debba determinare di più negli ultimi sedici metri”.

La squadra ha mantenuto un assetto simile a quello che aveva con Ivan Juric, ma l’ex tecnico della Roma vuole lasciare la sua impronta: “Ci sono tante cose positive, sto mettendo dentro tante piccole accortezze. Non credo nei copia-incolla, quando si vede qualcosa di buono però è giusto dare continuità. Negli ultimi due anni ho avuto difficoltà perché ero stato chiamato a cambiare totalmente la mentalità delle mie squadre, il tempo per noi è tiranno. Credo che i ragazzi lo stiano interpretando al meglio. Voglio che siano più cinici, più cattivi in zona gol. Abbiamo creato tanto in coppa, concretizzando poco. Voglio cercare di pensare positivo. Al di là del fatto che incontro la mia ex squadra che mi ha dato tantissimo, voglio vedere un Verona migliorato, evoluto. L’ideale è avere le coppie, ma non è detto non possano giocare insieme. Quando Ivan acquisirà maggiore condizione potrà giocare con Miguel, credo ci vogliano determinate caratteristiche in entrambe le fasi: a me i giocatori di qualità piacciono, quando posso li metto dentro”.

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