Serie A

Venezia-Juventus, Allegri: “Domani match complicato. Arthur non convocato perché in ritardo”

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra Venezia e i bianconeri. Ecco le sue parole: “Il prossimo step è la partita di domani, una partita complicata. Il Venezia in casa ha segnato tanto, mi sembra che solo con l’Inter non ha fatto gol. Vengono da una brutta sconfitta col Verona, dove hanno dominato il primo tempo. Giocheranno contro la Juventus, quindi faranno una grande partita. Bisognerà mettersi al livello loro, con mentalità, rispetto, fisico, correre e giocare. Da quel momento in poi usciranno le qualità tecniche. Ma bisogna avere la mentalità giusta. Indisponibili? De Sciglio sta bene, Mckennie non ancora, si riaggrega settimana prossima. Ramsey ancora fuori. Gli altri tutti ok. A parte Arthur, tanto lo verreste a sapere, che oggi è stato sfortunato, è arrivato in ritardo all’allenamento e non verrà convocato. Arrivare in ritardo il giorno prima di una gara non mi sembra giusto e quindi non farà parte dei convocati. Ma da martedì, quando riprendiamo ritornerà ad essere con la squadra. Sono cose che capitano nel corso dell’anno, non è mica un problema”.

E ancora: “Le prossime 3 partite saranno decisive. Dobbiamo migliorare la percentuale della fase realizzativa, perché siamo davvero bassi in questa. Bisogna essere più lucidi, più cattivi sotto porta. Al momento questa percentuale è troppo bassa per essere la Juventus. Per fare un gol bisogna fare 5 occasione, quindi fate voi. E quindi è poco, e quindi bisogna metterci più testa. Per quanto riguarda domani, sarà una partita a rischio grosso se la interpretiamo male. Credo che i ragazzi abbiano capito l’importanza della gara. Sia per la difficoltà che per il momento. Spero in una grande prestazione”.

Allegri ha poi parlato dei singoli: “Se giocherà De Sciglio è ovvio che Cuadrado sarà spostato più avanti e Bernardeschi rimane a sinistra. Lui fa meglio a sinistra che ha più libertà di movimento. Dybala? Sta bene. Ha fatto allenamento con la squadra, è a disposizione e pronto a giocare. Prestito per Kaio Jorge? In questo momento non abbiamo assolutamente preso in considerazione questa ipotesi. È arrivato da 3 mesi e mezzo, un po’ è stato fermo, ora è con noi. Piano piano troverà il suo spazio e giocherà. Pellegrini? Luca è cresciuto molto, gli devo dare molti meriti. Lui ha voluto rimanere alla Juventus, è merito suo, credo che possa crescere ancora di più e ormai  è una valida alternativa ad Alex Sandro”.

Il focus si è poi spostato sulle difficoltà della gara di domani: “Preoccupato per domani per qualche motivo specifico? Sono preoccupato perché questo è il nostro andamento di quest’anno. Ora è un momento importante, questo ancora più degli altri, e dobbiamo dare un segnale. Poi si sa che questo è il calcio e chissà come finiscono le partite, ma noi dobbiamo fare una buona prestazione, mentale e tecnica. I rischi del campo più stretto? Innanzitutto nessuno dei nostri conosce questo campo, solo Chiellini mi pare abbia giocato a Venezia, nel lontano ’90, ’85 ormai (ride, ndr). E poi è tutto strano. Arrivi lì, prendi il traghetto ecc. Se non vai lì, e non fai una partita diciamo provinciale, e quindi non ti metti al pari degli altri, rischi poi di farti male. Ci sono campi dove sembra che tutto sia più piccolo, più stretto, sembra che non ci siano spazi. Ma basta vederlo. Hanno fatto 3 gol alla Roma, hanno battuto la Fiorentina, 3 gol al Verona. Poi giocano bene, faccio i complimenti a Zanetti. Sono propositivi, segnano molto, è importante venire fuori con una vittoria”.

Infine, in chiusura: “Unica squadra italiana prima nel suo girone in Europa? In tanti dicono tante cose, in pochi le indovinano, in tanti sbagliano. Il calcio è bello perché è opinabile. Mi dispiace che sia l’Atalanta che il Milan siano andati fuori, avrei voluto che tutte e 4 le italiane avessero passato il turno. Il Milan è tornato in Champions dopo tanto e aveva un girone difficile. L’Atalanta è uscita all’ultima partita. Riguardo il nostro primo posto è un motivo di orgoglio, ma ora dobbiamo pensare al campionato, non alla Champions perché siamo in ritardo. Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno, partita dopo partita per cercare di dare stabilità alla nostra classifica. Speriamo che domani sia una buona partita. Noi siamo come in un uovo di Pasqua, c’è sempre la sorpresa dentro. Previsioni di Sacchi sbagliate riguardo le competizioni europee? Arrigo quando parla parla con tanta passione. Quando dice le cose lui va sempre ascoltato”.

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