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Serie A, il mucchio selvaggio per la Champions: sei squadre in corsa per due posti

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi - Foto Antonio Fraioli

Sette giornate, ventuno punti in palio: la corsa per la Champions acquisisce sempre di più le stimmate di un vero e proprio mucchio selvaggio dal quale le due squadre che a maggio riusciranno a centrare terzo e quarto posto fanno un’enorme fatica a emergere. Più che corsa, sembra un vero e proprio cammino impervio per le magnifiche che si giocano l’obiettivo di un’intera stagione e che adesso sono chiamate al rush finale. A partire dalla pole position è l’Inter, che conserva un discreto vantaggio sulle inseguitrici e per il momento si gode il terzo posto ma con un calendario da non sottovalutare. Nella trentunesima giornata è la Roma a lanciare un segnale forte: l’unica a vincere tra quelle coinvolte, due o tre punti guadagnati sulle rivali che possono risultare pesantissimi. E il calendario, poi, sembra sorridere ai giallorossi, che da qui alla fine saranno chiamati ad affrontare l’Inter e la Juventus già campione d’Italia, e poi cinque squadre che già ora sembrano decisamente tranquille dal punto di vista della lotta salvezza, e in ogni caso sicuramente inferiori ai capitolini. Dal de profundis degli scorsi giorni adesso per i ragazzi di Ranieri si aprono nuovi scenari e la consapevolezza di poter ribaltare una stagione che sembrava ormai perduta.

Un punto sopra rispetto ai giallorossi ecco Milan e Atalanta, appaiate a quota 52. Sono i rossoneri a occupare la quarta piazza per via dello scontro diretto a favore, ma se gli orobici sono usciti indenni dalla trasferta di San Siro contro l’Inter e adesso privi di pressioni proveranno a giocarsi le proprie carte senza troppa pressione e con un calendario difficile ma non impossibile, il periodo della squadra di Gattuso è nero: un punto nelle ultime quattro partite e un calendario da prendere con le pinze. Milan che si è creato da solo il proprio vantaggio fino a un mese fa e che lo ha ora dilapidato completamente: ben quattro trasferte da qui alla fine, tra cui quella con il Torino che con tutta probabilità sarà ancora in corsa per i piazzamenti europei. Ma il focus è tutto sullo contro diretto di sabato prossimo contro la Lazio, che sarà probabilmente una delle partite decisive di questo finale di stagione. I biancocelesti devono fare mea culpa per i tanti punti persi negli ultimi tempi che potevano avvantaggiare i ragazzi di Inzaghi, che comunque devono disputare un match in più. Considerando i tre punti ipotetici punti contro l’Udinese nel recupero, andrebbero virtualmente proprio il quarto posto. A quota 49 c’è infine il Torino con quattro sfide sulla carta semplici, il derby e due scontri diretti entrambi tra le mura amiche contro Milan e Lazio: sognare in grande in casa granata è ancora lecito, ma servono prestazioni diverse rispetto a quella vista a Parma.

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