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Il match tra le prime due della classe termina a reti inviolate. Il risultato però non deve ingannare, perché i ritmi sono elevatissimi sin dai primi minuti: l’Inter alterna un pressing quasi spregiudicato ad una compattezza invidiabile, il Napoli fa girare palla velocemente e cerca l’imbucata giusta. L’unica grande occasione capita sui piedi di Mertens, ma la chiusura di Handanovic è da spellarsi le mani dagli applausi. Nella ripresa il copione è lo stesso, anche se è l’Inter a sfiorare subito il vantaggio: sullo scavetto di Vecino è provvidenziale il salvataggio di Albiol. Si lotta soprattutto in mezzo al campo con qualche sortita da una parte e dall’altra, ma l’ultima grande occasione è di nuovo di Mertens: di nuovo Handanovic è prodigioso. Il Napoli per la prima volta non riesce a vincere, ma sale a quota 25 punti e resta in vetta e mantiene le due lunghezze di distacco dall’Inter. Ecco le pagelle dei protagonisti.
Napoli (4-3-3):
Reina 6
Smanaccia un destro violento di Borja Valero a fine primo tempo e ringrazia Albiol che gli permette di mantenere la porta inviolata nella ripresa.
Hysaj 6
La sua è prestazione intensa, con parecchie sovrapposizioni a sostegno di Callejon. Perisic gli lascia troppo campo e l’albanese non si fa pregare.
Albiol 6.5
Legge bene ogni spiovente ed è sempre puntuale nel chiudere lo spazio ad Icardi. Provvidenziale quando in avvio di ripresa salva il risultato sulla linea.
Koulibaly 6.5
Attento e ingombrante al centro dell’area di rigore, compie un intervento decisivo già nei primi minuti. Fa valere la sua fisicità, come meglio non potrebbe, anche in qualche sortita offensiva.
Ghoulam 6
L’algerino conferma il suo grande stato di forma anche stasera. Non manca una sovrapposizione in avanti ed è attento su Candreva dietro.
Allan 6
Solita partita tutta corsa e sostanza per il centrocampista ex Udinese. Prestazione senza infamia e senza lode (75’ Rog SV).
Jorginho 5.5
Borja Valero gli sta addosso come un francobollo e il regista italobrasiliano è costretto a limitarsi al compitino.
Hamsik 6
Con l’Inter schierata, il capitano partenopeo dialoga con pazienza con i compagni di reparto e imbuca le ali non appena ne ha l’occasione (72’ Zielinski 5.5: calca il terreno di gioco per una ventina di minuti, ma non se ne accorge nessuno).
Callejon 6
Cerca spazio sulla destra, ma l’unica occasione vera che si ritaglia è prontamente respinta da Handanovic.
Mertens 6
Il belga fa tanto movimento, ma in avvio resta un po’ fuori dalle tracce di gioco del Napoli. Cresce col passare dei minuti e firma le due occasioni azzurre più nitide di questa serata.
Insigne 6.5
L’infortunio che lo ha tenuto in dubbio fino all’ultimo sembra lontano una vita. Il numero 24 azzurro gioca una miriade di palloni e punta spesso l’uomo: è sicuramente il più attivo tra le sue fila. Esce tra gli applausi di tutto il San Paolo (80’ Ounas SV)
All. Sarri 6
Il suo Napoli è sempre il solito, ma stasera deve fare i conti con un’avversario ostico e con le idee chiarissime.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 7
Strepitoso quanto decisivo il doppio intervento nel primo tempo su Callejon e Mertens, sul quale salva anche al novantesimo. Decisivo.
D’Ambrosio 6
Insigne è un cliente scomodissimo, ma lui non molla un centimetro, la butta sul fisico e tiene botta egregiamente.
Miranda 6
È l’uomo con più esperienza nella retroguardia nerazzurra e guida la linea difensiva con autorità.
Skriniar 6.5
Tatticamente è molto presente e vince quasi tutti gli uno contro uno, anche se soffre per caratteristiche la rapidità di Mertens e si prende qualche rischio di troppo in fase di impostazione. Prende convinzione nella ripresa.
Nagatomo 6
Sulla corsia il giapponese è un soldatino: corre avanti e indietro e non si scompone mai, neanche quando si trova in inferiorità numerica di fronte agli inserimenti di Hysaj e Callejon.
Gagliardini 6
Un mix di lucidità ed intraprendenza: l’ex Atalanta è attento tatticamente e spavaldo in fase di impostazione.
Vecino 6.5
Chiude le linee di passaggio e mette ordine in mezzo al campo. Nella ripresa pronti via e con una stupenda triangolazione va vicinissimo al colpo grosso: lui aumenta i giri del motore e l’Inter cresce.
Candreva 6.5
L’ex Lazio sembra un lontano parente del giocatore “ammirato” qualche partita fa. Fa bene tutte e due le fasi: è insidioso quando punta l’uomo e ammirevole quando rincorre gli avversari fino alla linea di fondo. Sulla fascia ci mette l’anima. Forse il migliore tra i nerazzurri (82’ Cancelo SV).
Valero 6
La sua è una partita di grande sacrificio. Non fa giocare Jorginho e si preoccupa di scalare per aiutare i due centrocampisti. Non riesce spesso a liberarsi davanti, ma quando torva spazio si rende sempre pericoloso (71’ Joao Mario 6: entra in campo col piglio giusto).
Perisic 5.5
Il croato sembra svogliato: tocca pochissimi palloni e a tratti abbandona anche il povero Nagatomo in fase di non possesso. Nella ripresa preme leggermente sull’accelatore, ma si nota soltanto ad intermittenza.
Icardi 5.5
Chiuso nella morsa Albiol-Koulibaly, il capitano nerazzurro riceve palloni scomodi e fatica a far salire la squadra. Cerca di compensare rincorrendo gli avversari e facendo a spallate per recuperare qualche pallone (87’ Eder SV).
All. Spalletti 6.5
Propone un pressing alto e coraggioso per contrastare il gioco rapido del Napoli: l’idea sembra funzionare, anche se non può essere attuata per tutti i novanta minuti. L’Inter però è brava anche nel serrarsi sulla propria trequarti e non permettere ai palleggiatori azzurri di dialogare.