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Patrick Schick dal futuro ancora incerto. E’ lui stesso a confermarlo ai microfoni locali, al termine di una stagione sotto le aspettative. L’ex attaccante della Sampdoria lascia ogni possibilità aperta: “Non riesco a rispondere in questo momento. Non so quale allenatore arriverà, cosa succederà. Quando questo sarà chiaro, posso pensare più specificamente al futuro. Ma non è nella mia natura lasciare le cose a metà. Sarà essenziale ciò che vorranno fare la società e l’allenatore con la squadra”.
Sulle differenze tra Di Francesco e Ranieri: “Sono sono stati due allenatori diversi. Di Francesco era più tattico, Ranieri, che veniva dall’Inghilterra, era invece meno tattico e più concentrato sulla corsa. Entrambi mi hanno dato qualcosa. Preferisco un allenamento più intenso, ma nessuna delle due tattiche può essere sottovalutata o cancellata”.
L’addio del capitano è stato un momento toccante, spiega Schick: “De Rossi era abbastanza triste, dopotutto, ha passato tutta la sua carriera a Roma, una delle leggende del club. Voleva giocare regolarmente, così se n’è andato. Ci sarà sicuramente una grande personalità nello spogliatoio”.
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