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Un fulmine a ciel sereno, proprio dopo poche ore le dichiarazioni di Spalletti e dei giocatori sull’importanza di avere la Curva Sud vicino. Un gruppo del tifo organizzato romanista ha rilasciato un comunicato che parla chiaro: domani in occasione del derby contro la Lazio niente cori e niente bandiere per protesta. Una presa di posizione contro la misura dei daspo sottoposti ad alcuni ultras della Roma che saranno costretti ai “domiciliari giornalieri”. Una misura al primo caso in Italia: praticamente i tredici supporters giallorossi, che il 3 aprile 2016 aggredirono alcuni tifosi svedesi, saranno costretti a restare a casa per tutte le 24 ore nei giorni in cui la loro squadra disputerà una partita in tutte le competizioni.
“Non è più il derby che aspettavamo – si legge nel comunicato – non è più un’occasione per festeggiare o cantare, non troviamo più motivo di fare tutto questo, dopo che i nostri Fratelli, gia’ sottoposti a DASPO, vengono affossati da nuove misure cautelari che li penalizzano in famiglia ed a lavoro.
Hanno creato dei mostri, allora vi diciamo che lo siamo tutti.
Per rispetto non canteremo e non porteremo bandiere, siamo tutti Ultras, siamo tutti mostri.
ROMA”