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Un’altra battuta d’arresto per un Pescara che non riesce a far punti e perde anche oggi, questa volta tra le mura amiche, contro il Bologna di Donadoni. La situazione in queste ore non è facile, tanto che i tifosi contestano la squadra (qui l’articolo) relegata al penultimo posto in classifica ed ancora a secco di vittorie escludendo la vittoria ottenuta a tavolino ad inizio campionato. Massimo Oddo non è per nulla soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi uomini: “Le responsabilità me le prendo tutte io, sono l’allenatore e sono a capo di un gruppo. Quando il gruppo va male, le colpe sono mie. E’ un momento difficilissimo – spiega il tecnico degli abruzzesi – quello che pesa di più in questo momento è la testa, che ci fa fare errori imperdonabili, grossolani che non si dovrebbero fare nemmeno in Prima Categoria. La paura la fa da padrone e l’unica cosa per superare questi momenti è sperare in un qualcosa di positivo che ti può accadere durante la partita, magari all’inizio. Noi invece alla prima palla che entra nella nostra area, prendiamo gol. La classifica parla chiaro e ci prendiamo le nostre responsabilità, dobbiamo lavorare e sperare in una sterzata positiva con magari un pizzico di fortuna in più. Poi le partite le perdi perché meriti di perderle. In questo momento ci va tutto storto. Noi cerchiamo di giocare a calcio palla a terra perché quelle sono le nostre caratteristiche. E’ ovvio che in questi momenti la paura fa sì che venga meno anche questo, abbiamo tanti giocatori giovani che non si sono mai trovati in questi momenti. Dobbiamo avere la forza mentale per giocare con la massima spensieratezza, ma è difficile. Io se avessi la certezza che giocando male potrei vincere tutte le partite, gli direi di giocare male”.
L’allenatore poi si sofferma sul prossimo mercato di gennaio. “Noi siamo il Pescara – afferma Massimo Oddo – e le nostre potenzialità economiche per fare mercato sono nettamente inferiori ad altri. La seconda cosa che mi preme chiarire è che il calcio non è una fabbrica. Qui fai delle scelte, delle scommesse ed è tutta una scommessa, appunto. Non è che perché tu prendi un giocatore di esperienza o di qualità questo risulterà poi il migliore. C’è chi riesce a entrare bene in una squadra e chi con più difficoltà”.
Riguardo la protesta dei tifosi allo stadio, Massimo Oddo non usa mezzi termini e si mostra dispiaciuto: “La cosa che più mi spiace è che si sia cominciato a contestare la squadra ancor prima che iniziasse la partita. Da domani andiamo in ritiro. Ma non è un ritiro punitivo, serve soltanto per ritrovarci. Anche perché abbiamo capito che purtroppo il pubblico di Pescara ha scelto di non aiutarci e quindi lo dobbiamo fare da soli”.