Serie A

Pagelle Lazio-Milan 1-1, Serie A 2018/19

Joaquin Correa
Joaquin Correa - Foto Antonio Fraioli

Un punto per uno, un pari che non serve né alla Lazio né al Milan: finisce 1-1 all’Olimpico una partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Dopo un primo tempo in cui sono soprattutto i biancocelesti a fare la partita il Milan, in emergenza per le assenze di Higuain squalificato e per gli infortunati Romagnoli, Musacchio, Caldara, Biglia e Bonaventura, passa in vantaggio al 78′ con Kessie che sfrutta la sgroppata di Calabria – servito alla perfezione da Suso – sulla destra per calciare trovando la deviazione di Wallace che vale il momentaneo vantaggio. La Lazio, però, non ci sta, si getta in avanti e nel recupero trova la rete che vale almeno un punto: la segna Correa, entrato al posto di Luis Alberto e metà ripresa, che stoppa al limite e calcia, sorprendendo Donnarumma. Un pari tutto sommato giusto, ma che non serve molto a nessuna delle due.

LAZIO (3-5-1-1)

Strakosha 6.5
Si supera nel primo tempo quando devia sul palo la conclusione a botta sicura di Calhanoglu, si ripete nella ripresa sul tiro di Borini che diventa insidioso dopo aver toccato il terreno. Poco può sul tiro di Kessie deviato da Wallace.

Wallace 5.5
Nessuna sbavatura evidente anche se non trasmette mai la sensazione di avere tutto sotto controllo. Sfiora il gol con un bel colpo di testa sul quale Donnarumma si supera negandogli la gioia della rete. Sciagurata la deviazione con la quale spiazza Strakosha per il vantaggio rossonero.

Acerbi 6
Sfida il suo passato, ma non avverte nessuna emozione. Una garanzia per Inzaghi, chiude e anticipa senza far correre mai rischia alle retroguardia laziale, ma tiene in gioco Calabria sull’azione del vantaggio milanista.

Radu 5.5
Dalla sua parte arriva la discesa di Calabria che vale il gol, lui si fa trovare impreparato macchiando una prestazione tutto sommato positiva. Esce per un problema fisico.(Dal 82‘ Caicedo s.v.)

Marusic 6.5
Sulla destra è il padrone, le sue accelerazioni mettono sempre in difficoltà la retroguardia milanista. Arriva sul fondo con facilità, gli manca la precisione ma è una costante spina nel fianco.

Parolo 6
Corre, lotta e si inserisce: la solita partita di grinta e sacrifico per il centrocampista laziale, senza però riuscire a trovare il guizzo giusto per arrivare al bersaglio grosso.

Badelj 6
Assente Leiva, il ruolo di regista spetta di diritto a lui: non è ancora al top, non può esserlo dopo lo stop forzato, ma detta comunque i tempi della manovra senza troppo affanno. Troppo compassato, ma è difficile vederlo perdere un pallone.

Milinkovic-Savic 6
Parte forte, il serbo vuole dimostrare di poter essere ancora decisivo: ci riuscirebbe anche segnando il gol del vantaggio laziale, annullato però per un fuorigioco di Immobile. Cala alla distanza non riuscendo più a mettere in mostra le proprie qualità (Dal 65′ Lukaku 6: un paio di discese delle sue e qualche cross interessante, poco più di mezzora per lui in cui riesce comunque a mettersi in mostra)

Lulic 5.5
Inizia subito forte, le sue sgroppate sono ormai un classico ma non può bastare: alla solita corsa abbina anche troppa imprecisione, non è certo il miglior Lulic visto in biancoceleste.

Luis Alberto 5.5
Inzaghi gli concede una chance, lui prova a ripagare la fiducia con qualche giocata delle sue: raramente gli riescono, lui si incaponisce non riuscendo mai a mettersi in mostra. Deve ritrovarsi, non è lo stesso giocatore ammirato la scorsa stagione (Dal 65′ Correa 7: entra per vivacizzare l’attacco laziale, non fa praticamente fino alla fine, ma poi arriva il guizzo che vale il pareggio. Difficile rivederlo in panchina anche alla prossima)

Immobile 5.5
Non la sua miglior prestazione con l’aquila sul petto: anticipa troppo spesso i movimenti ma quando capita l’occasione non si fa trovare pronto. La voglia c’è e si vede così come l’impegno, ma manca la cosa più importante per qualsiasi attaccante, quel gol di cui la Lazio avrebbe bisogno per accorciare la classifica

All.Inzaghi 6
Continua a non vincere con le grandi, ma ha il grande merito di riuscire a cambiare le partite in corsa: toglie Luis Alberto per inserire Correa e l’argentino lo ripaga con il gol che vale un pareggio insperato proprio al fotofinish

MILAN (3-4-2-1)

Donnarumma 6.5
Salva il risultato in un paio di occasioni, quella sul colpo di testa di Wallace è da campione, ma nulla può sulla conclusione di Corea allo scadere. Garantisce sicurezza a tutto il reparto arretrato, sta attraversando il miglior momento di forma stagionale e all’Olimpico lo dimostra ancora una volta.

Abate 6
L’emergenza in casa Milan lo costringe ad adattarsi facendo di necessità virtù: non è il suo ruolo, ma cerca comunque di dare il suo contributo lottando su ogni pallone e mettendoci il fisico dove non arriva la tecnica.

Zapata 6.5
Gli bastano 3 minuti per chiudere in angolo facendo subito capire agli avversari che sarà complicato passare dalle sue parti. Mantiene la promessa per tutta la partita mettendoci la sua dose di esperienza dove non arriva con la tecnica.

Rodriguez 5.5
La spinta di Marusic lo costringe a rimanere basso chiamando Borini a dargli manforte: il montenegrino è una spina nel fianco, spesso gli scappa, ma riesce comunque a limitarne in qualche modo l’iniziativa portando a casa il risultato.

Calabria 6
Sulla fascia destra fa il bello e il cattivo tempo, corre e cerca sempre di dare appoggio in avanti, alternandosi spesso con Suso: proprio da loro nasce il gol partita con lo spagnolo a premiare la corsa dell’esterno e il numero 2 a servire perfettamente a rimorchio Kessie.

Kessie 6.5
I suoi muscoli, con l’assenza di Biglia, sono oro per Gattuso: si scambia il ruolo di playmaker con Bakayoko, lotta, ma soprattutto si inserisce come in occasione della rete che vale i 3 punti per il Milan.

Bakayoko 6.5
L’uomo ovunque di Gattuso, un po’ regista un po’ mediano di rottura: soprattutto nel primo tempo quando pressa e lotta contro ogni avversario che passa dalle sue parti. Cala leggermente alla distanza, ma il suo contributo è fondamentale per portare a casa prezioso

Borini 5.5
Costretto spesso a sacrificarsi in ripiegamento disputa una partita quasi tutta di copertura. La corsa di Marusic lo mette in difficoltà, lui cerca di fare quel che può mettendoci grinta e un po’ di mestiere.

Suso 6.5
Mette in apprensione la retroguardia laziale anche senza palla, basta un suo movimento per far drizzare le antenne all’intero reparto difensivo biancoceleste. Da applausi il pallone con il contagiri a Calabria che vale l’assist dell’esterno per il vantaggio rossonero.

Calhanoglu 6
L’intervento di Strakosha nel primo tempo gli nega la gioia del gol, la sua conclusione meritava forse miglior sorte. Sempre nel vivo dell’azione offensiva, si sacrifica anche in copertura.

Cutrone 5.5
Poco assistito dai compagni, stretto nella morsa di Wallace e Acerbi, l’attaccante rossonero non riesce mai a rendersi pericoloso: prova a farsi vedere venendo a prendere il pallone anche lontano dalla porta, ma così facendo perde incisività negli ultimi metri.

All.Gattuso 6.5
Non è facile rinunciare a mezza squadra e andare all’Olimpico per giocarsi la partita strappando comunque un risultato positivo: il suo Milan è un mix di tenacia, grinta e cuore, proprio come il suo allenatore. Non fa cambi facendo giocare gli stessi per tutti e 96 i minuti, segno che anche la condizione fisica dei suoi è invidiabile.

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