Serie A

Esonero Allegri, prima pagina CorSport: “Tristi In”. Zazzaroni: “Non compatibilità è paradossale”

Ivan Zazzaroni
Ivan Zazzaroni - Foto Facebook

“Sospendendo Allegri, la società ha voluto tutelare la propria immagine e i propri interessi. E conoscendo uno dei massimi dirigenti, non credo che c’entrino i soldi: il calcio è una bugia e un brutto mondo, ha un linguaggio e modi poco tollerabili da chi non lo frequenta abitualmente. Certo, la non compatibilità con i valori della Juve e i comportamenti di chi la rappresenta risulta paradossale se riferita a chi in otto anni ha portato cinque scudetti, altrettante coppe Italia, due finali di Champions e due Supercoppe Italia”. Lo ha scritto il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale dal titolo “Il bullone e il cacciavite”, che analizza l’esonero di Massimiliano Allegri dalla Juventus, argomento con cui il quotidiano sportivo apre in prima pagina con un inequivocabile “#TristiIn”.

E ancora: “Fin dal primo momento, diciotto mesi fa, Max aveva capito di avere poco in comune con questa Juve; Juve alla quale era tornato nel 2021 per passione e ambizione. Il mondo gli era improvvisamente cambiato addosso, e in modo traumatico; ma lui, ostinato, pigro e ingenuo – sì, ingenuo – com’è, ha provato ad adattarsi a qualcosa e qualcuno che verosimilmente lo respingeva poiché aveva altre idee, altri obiettivi (in primis la sostenibilità economica, i conti a posto), un’altra storia e altri metodi: erano due entità incompatibili come il bullone e il cacciavite”.

Sulle colpe di Allegri: “Il gelo nei confronti del presidente e dell’ad Max avrebbe dovuto evitarlo: tanto a Ferrero quanto a Scanavino nessuno aveva però fatto sapere che nei minuti che seguono il fischio finale Allegri è la persona meno avvicinabile del mondo: scarica la tensione con termini non proprio urbani, alla livornese tutto istinto (che non giustifico ma comprendo). Ne sanno qualcosa – casi recenti – Baccin e Marotta dell’Inter, Ibra e la responsabile della comunicazione del Milan, con la quale l’allenatore si è peraltro scusato. Dove Allegri ha effettivamente sbagliato di brutto è stato nell’aggredire verbalmente il direttore di Tuttosport, episodio del quale si è in seguito pentito e vergognato. E che ieri ha chiuso con un abbraccio e ‘o perdono”.

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