Serie A

Napoli, Maurizio Sarri: “Insigne deve stare zitto, ha sbagliato”

Maurizio Sarri - Napoli

Il suo Napoli esce ancora una volta sconfitto dallo Juventus Stadium e Maurizio Sarri non nasconde il suo rammarico. “La squadra ha funzionato come collettivo – ammette il tecnico azzurro – Raramente la Juventus in casa ha solo due palle gol nell’arco di una partita. Purtroppo ci abbiamo messo due errori, uno un infortunio di Ghoulam. Abbiamo avuto più occasioni e la prestazione resta. Stasera abbiamo giocato a calcio con convinzione“.

Lorenzo Insigne è uscito arrabbiato dal campo dopo la sostituzione a metà secondo tempo e Sarri non la prende bene: “Mi sembrava avesse crampi. Deve stare zitto e non rispondere più“. A chi gli chiede di una differenza di fisicità tra le due squadre, il tecnico risponde con una battuta: “La fisicità non si compra. Ci sono pasticche ma non credo siano legali…. Questa è la nostra struttura. La nostra filosofia di gioco predilige il palleggio più che la fisicità. C’erano in media 10 centimetri di differenza e in attacco, dopo gli infortuni degli ultimi tempi, avevamo i giocatori spremuti. Purtroppo la situazione è questa“. Sarri ha poi commentato il gol di Higuain, suo ex giocatore: “Lui è un fenomeno – ha dichiarato il tecnico del club azzurro – Ha fatto quello che doveva fare: far cadere una palla sui suoi piedi al limite dell’area è morte certa. Se porterà i bianconeri a vincere in Europa? Se vince qualcosa in Europa sono felice per lui, un po’ meno per la Juve. Se fa vincere la Juventus sono contento per lui, meno per la sua nuova squadra…“.

Ai microfoni di Mediaset Premium, infine, Sarri si è soffermato sulle prospettive del Napoli in campionato dopo le sconfitte con Roma e Juve: “Abbiamo lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest’anno siamo nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, altrimenti avremmo preso giocatori dell’87 o dell’88, invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del’ 94, ’95, ’97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità ed esperienza. Con tutte le difficoltà avute penso che i ragazzi stiano facendo bene, se poi qualcuno ci etichetta come l’anti-Juve non ci interessa, sappiamo quale sia il nostro compito e andiamo avanti tranquillamente“.

 

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