Serie A

Lazio, Diaconale: “Rigore per il Lecce? Non c’era, i giocatori non possono tagliarsi le braccia”

Tifosi Lazio - Foto Antonio Fraioli

La Lazio, con ogni probabilità, deve abbandonare tutti i propri sogni di scudetto, ma il portavoce biancoceleste, Arturo Diaconale, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Ammonizioni chirurgiche col Torino. Nessun complotto, ma la ripresa del campionato è stata faticosa anche per gli arbitri. Il rigore non c’era, che sia poi stato sbagliato è un altro paio di maniche. Bisogna rivedere le regole, se il tocco di mani è sempre rigore, che venga stabilito. È chiaro che i giocatori non possano tagliarsi le braccia, poi se c’è la volontarietà è un altro discorso, ma il rigore di ieri mi sembra eccessivo. Se si fissano regole di questo genere, ci saranno problemi di attaccanti che puntano ad avere rigori gettando il pallone addosso ai difensori“.

Diaconale, però, non cerca scusanti, poiché la Lazio post-lockdown ha dimostrato di soffrire molto gli impegni ravvicinati: “Lazio penalizzata? Abbiamo subito qualche ammonizione chirurgica col Torino che ci ha privato di due centravanti. Sono fattori che incidono, ma escludendo la volontarietà, intenzionalità, i complotti, è certo che la ripresa del campionato è stata per noi faticosa. Ieri si è visto a Lecce, dove la Lazio ha fatto una partita che avrebbe potuto tranquillamente gestire e riprendere, ma non sono riusciti a farlo. Sono limiti che dipendono da fattori fisici, anche per gli stessi arbitri, vediamo cosa accadrà“.

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