Serie A

Juventus, Vlahovic: “Voglio lo Scudetto e 30 gol. Devo ancora migliorare”

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic - Foto LiveMedia/Claudio Benedetto

“Ho letto che negli ultimi dieci-dodici anni il capocannoniere della Serie A non ha mai vinto lo scudetto, però c’è sempre una prima volta, no? Gli obiettivi di squadra vengono prima di quelli personali. E’ più importante che la Juve vinca, ma se faccio 30 gol e diventiamo campioni d’Italia va benissimo così”. L’attaccante bianconero Dusan Vlahovic è intervenuto così in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato dei prossimi obiettivi ripercorrendo anche la scorsa stagione, la sua prima in maglia bianconera: “Non sono soddisfatto dei primi mesi perché abbiamo perso una finale (Coppa Italia, ndr). Ci siamo qualificati per la Champions ma potevo e potevamo fare di più, per questo lavoriamo duro per la prossima stagione. Io sono giovane e posso migliorare in tutto. Il paragone tra me e Lewandowski? Lui ha fatto una valanga di gol, non mi piace paragonarmi a nessuno. Io sono solo all’inizio, posso solo lavorare nella speranza di poterli raggiungere”.

Vlahovic si è poi soffermato sui nuovi acquisti in casa Juve, tra cui quello di Paul Pogba: “Lo conoscevo solo dalla tv, ha avuto un grande impatto sulla squadra, è un campione del mondo che ha già vinto tanto negli anni alla Juve, oltre all’Europa League con il Manchester United. È bello averlo con noi”. E su Di Maria: “Quando ho saputo che sarebbe arrivato ho subito pensato a quanti gol e assist possiamo fare insieme, perché anche io voglio far segnare lui. E’ uno degli esterni più forti degli ultimi 20 anni e ha fatto benissimo dovunque è andato. Fino a poco tempo fa questi campioni li vedevo in tv, giocare con loro era il mio obiettivo quando ero bambino. Bremer? E’ un grandissimo piacere averlo alla Juve, è il più forte difensore della A”.

Infine, su Novak Djokovic. “Io non mi considero come lui, è un punto di riferimento per la Serbia e per tutti noi. Non lo conosco direttamente ma ci siamo sentiti, mi ha fatto i complimenti quando sono arrivato alla Juve. È un modello da seguire, ha una forza mentale pazzesca. Prima anche io giocavo a tennis: sarebbe bello se venisse a trovarci a Torino per qualche scambio“.

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