Serie A

Juventus, motivazioni Corte d’Appello: “Tutti coscienti di una condizione fuori controllo”

Dirigenza Juventus
Dirigenza Juventus - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Giornata molto importante per quanto riguarda la sentenza sulla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus, poiché la Corte d’Appello ha spiegato le motivazioni di tale sanzione sul caso plusvalenze. Nel lungo comunicato della Figc emerge “quadro fattuale dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus S.p.A. e che hanno tutti una natura essenzialmente confessoria. C’è una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus S.p.A., colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società stessa.

“Dal direttore sportivo di allora (Paratici) all’allora dirigente suo immediato collaboratore (Cherubini). Dal presidente del consiglio di amministrazione (Agnelli) a tutto il consiglio stesso (citato come consapevole dal medesimo Agnelli). Sino ancora all’azionista di riferimento e all’amministratore delegato (Arrivabene) e ancora passando per tutti i principali dirigenti, inclusi quelli aventi competenza finanziaria e legale. – si legge nel comunicato – In alcuni casi, con una consapevolezza a tutto tondo dell’artificiosità delle operazioni condotte. In altri casi, con una consapevolezza più superficiale o magari persino di buona fede (ci si riferisce anche all’allenatore della squadra), ma comunque in grado di far dire che tutti fossero direttamente o indirettamente coscienti di una condizione ormai fuori controllo“.

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