Serie A

Juventus, inchiesta Prisma: udienza rinviata al 10 maggio

Arrivabene, Nedved, Agnelli
Arrivabene, Nedved, Agnelli - Foto LiveMedia/Reporter Torino

Si è conclusa con un rinvio al 10 maggio prossimo l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus dal 2019 al 2021. Il GUP, Marco Picco, ha deciso così dopo che circa cinquanta azionisti hanno chiesto di costituirsi parte civile presentando documentazione che attesterebbe la loro facoltà di essere riconosciuti come persone offese nel procedimento. La Juventus e la società di revisione potranno visionare le richieste delle parti civili e il Gup deciderà se accoglierle. Nella stessa data, sempre il 10 maggio, si potrebbe entrare anche nel merito della competenza territoriale con la Juventus che chiede lo spostamento di sede a Milano o a Roma. Il Gup ha ammesso la richiesta di citazione della Juventus, della ex società di revisione Ernest&Young, per responsabilità civile.

A margine dell’udienza ha parlato Maurizio Bellacosa, legale della Juve: “Siamo nella piena regolarità procedurale, alcune parti civili hanno chiesto la citazione di due società, Juventus e Ernst&Young, come responsabile civile quindi per chiedere i danni rispetto ai fatti commessi dai loro amministratori e dirigenti. Il giudice ha preso atto e ha disposto l’accettazione per l’udienza del 10 maggio, aspettiamo il 10 maggio per i passaggi successivi. Completata la fase della costituzione delle parti, con la questione dei requisiti che devono avere tutte le parti civili di aprirà la fase delle eccezioni preliminari e la prima è quella della competenza territoriale” “Tutto come previsto” si è limitato a dire Marco Gianoglio, uno dei due pm, lasciando l’aula.

Era iniziata intorno alle 10 al Palazzo di Giustizia di Torino l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus dal 2019 al 2021. Gli imputati sono 13, fra cui Andrea Agnelli e la stessa società, chiamata in causa come persona giuridica. Nessuno però è presente in aula. Nel team difensivo figura anche l’avvocata Paola Severino, già ministro della Giustizia fra il 2011 e il 2013. L’udienza si è svolta nella Maxi aula 2. Agenzia delle entrate e Figc non si sono presentate. C’è invece la Consob.

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