Serie A

Juventus, Cobolli Gigli su Sarri: “Quel dito alzato può metterlo nel posto che sa lui”

Maurizio Sarri - Foto Antonio Fraioli

Non sembra soddisfare l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli la scelta di un eventuale ritorno in Italia di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus. A Radio Kiss Kiss l’ex patron bianconero non ha risparmiato qualche frecciata all’ex tecnico del Napoli, a partire dal famoso dito medio nell’aprile 2018: Quel dito alzato se lo può rimettere nel posto che sa lui. Sarà un grande allenatore, ma dal punto di vista comunicativo non ha fatto altre che dire cose malevoli contro la Juventus. Mi sembra un ‘macista’ che vuole diventare ricco, è uno che non sa comunicare quando gli rode: butta il cappello per terra o bestemmia”. 

“Può allenare in tuta o come gli pare – rimarca – ma in panchina ci vuole classe. Da dirigente, però, devo sfruttare al massimo l’investimento Ronaldo, dunque cerco di dargli un allenatore che possa andargli bene, sempre che Sarri lo sia. Questa è la differenza tra il tifoso e il dirigente. Ma credo che l’avvocato Agnelli avrebbe preferito qualcun altro al posto di Sarri.”

“Va bene che Sarri vuol tornare in Italia per rivedere la famiglia e il suo paese – continua l’ex presidente della Vecchia Signora nel periodo post Calciopoli – ma da tifoso ci resterei molto male nel vederlo alla Juventus. Dopo solo un anno in Inghilterra ha già scoperto che vuole tornare in Italia”. 

In conclusione Cobolli Gigli spiega: Secondo me, è cominciato tutto con Cristiano Ronaldo: la Juventus non è riuscita a fare il gioco che lui pretendeva, e ora la società, nelle figure di Paratici e Nedved, sta cercando un allenatore che possa sfruttare al meglio le caratteristiche di CR7, cercando una soluzione di compromesso. In questo momento, alla Juventus c’è un solo grande comunicatore, Agnelli. Nedved, invece, è un vice-presidente che sa di calcio ma non sa comunicare. Una volta c’era Marotta, ma ora la comunicazione alla Juventus è un gran problema.”

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