Serie A

Inter-Spal 2-0, Spalletti: “Il nostro problema è l’emotività. Non parlo di Icardi”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

Inter-Spal termina 2-0 e Luciano Spalletti commenta ai microfoni di Sky Sport quanto visto al Meazza in questo successo dei nerazzurri contro i ferraresi, sofferto dopo un primo tempo non esaltante e risolto grazie alle reti di Politano e Gagliardini: “All’inizio della partita nessuno era fuori posto, c’erano undici calciatori dell’Inter e non abbiamo iniziato tanto bene. Ci siamo fatti un po’ strozzare dalla difficoltà, a volte ci succede. Si perdono le nostre qualità e le nostre caratteristiche, si diventa più timidi e insicuri. Non dobbiamo fare confusione tra emozione e paura. Poi dobbiamo però ingranare, siamo l’Inter e dobbiamo vincere a tutti i costi. Nel secondo tempo la fiammella del primo tempo è diventato fuoco dentro. Gagliardini dopo il gol è diventato tutto un altro calciatore, quando eravamo in vantaggio tutti avevano ben altra convinzione. Sono giocatori di qualità. Emotività, non timidezza, preciso. La paura è una cosa differente. A noi succede ogni tanto che si viene trascinati dentro a un motivo differente di analisi e i giocatori hanno meno tranquillità. Nel primo tempo non è possibile vedere quello che si è fatto, io i giocatori li conosco e non sono quelli del primo tempo. Dalbert è l’emblema di questo, nel secondo tempo poi ha arato la fascia”.

Una battuta finale su Icardi: “Di Icardi non ne parlo perché di quello che dico poi si estrapola di tutto come si vuole. Noi come Inter vogliamo vincere e portare a casa i risultati e gli obbiettivi, non importa a tutti i costi essere amici. Serve quell’intenzione lì comune, visibile a tutti però. Bisogna che tutti la possano percepire. Ma non aggiungo altro su Icardi, non rispondo. Se vuoi parliamo di Politano ma non di Icardi. Uscendo a fine primo tempo non ho litigato col tifoso, ho detto ‘Forza Inter’, eh”.

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