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“Sono tornato un bimbo, debutterò il 13 febbraio se il mister me lo concederà “. A 47 anni Francesco Flachi è pronto a tornare in campo dopo i 12 anni di squalifica che gli sono stati comminati nel 2010, quando venne trovato positivo alla cocaina durante un controllo antidoping mentre militava nel Brescia. Giocherà con il Signa nel campionato di Eccellenza in Toscana. E sulla squalifica: “Pena che ho appena scontato per intero, senza drammi e vittimismi. Tutta colpa mia, mi sono complicato la vita, ho buttato alle ortiche una bella carriera ma non ho mai smesso di combattere. Troppi 12 anni di squalifica? Chi sbaglia deve pagare. E adesso torno in campo con una voglia immensa di sfondare la rete“, spiega l’ex di Sampdoria e Fiorentina. Riguardo al passato, Flachi racconta che “i primi anni di squalifica sono stati tremendi. Ti mancano gli stadi, l’agonismo, i tifosi. Qualcuno mi trattava da drogato. Ho sbagliato un paio di volte ma non sono mai stato un tossicodipendente”.
Poi la ripresa: “Grazie anche agli amici, sono stato bravo. Mi sono ricostruito, ho scritto un nuovo capitolo della mia vita”. Merito pure delle due paninoteche aperte a Firenze. “Nella mia vita non avrei mai pensato di fare il paninaro e invece mi sono anche divertito. Ma il calcio ce l’avevo ancora in testa“. Il futuro è alle porte, “a giugno inizierò il corso per diventare allenatore ma mi sento ancora un calciatore e dunque mi metto sul mercato. Ho tanta voglia, fiato e un bel piede da poter sfondare le reti”.
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