Serie A

Fiorentina-Juventus, Allegri: “Problema è la guerra, non Vlahovic. Devo valutarlo”

Massimiliano Allegri, Juventus - Foto Antonio Fraioli

“Per l’intelligenza e la cultura dei tifosi fiorentini, domani sera dovrà essere una serata di calcio. Vlahovic è e sarà sempre riconoscente alla città di Firenze, alla Fiorentina. Le cose preoccupanti non sono la partite di calcio, in questo momento lo sono altre cose come la guerra. La Fiorentina ha un allenatore bravo, che gli ha dato un gioco aggressivo, bello, mentre la Juventus ha voglia di arrivare in finale. Sarà una bella serata di sport“. Lo ha detto l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri nella conferenza stampa della vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Fiorentina. Ma una presenza dal 1′ del grande ex non è scontata: “Lo valuto. In questo momento la squadra è più in fiducia. Vlahovic ha caratteristiche che né Morata e né Kean hanno, si sposano bene. Vlahovic non può farle tutte comunque, ci saranno partite in cui giocheranno gli altri. Qualcuno deve riposare. Lui ha 22 anni, torna in un ambiente in cui è cresciuto ed è normale che ci sia emozione. Per lui sarà una partita particolare, deve rimanere sereno altrimenti non giocherebbe mai più contro la Fiorentina. Sono passaggi da fare per la maturazione del calciatore”.

Allegri non si dice preoccupato dei tanti infortuni muscolari e fa un bilancio dell’infermeria: “Dybala e Bernardeschi saranno a disposizione da giovedì, Daniele Rugani procede benene avrà per un’altra decina di giorni, Zakaria speriamo di averlo per il ritorno contro il Villarreal, Chiellini è ancora fuori”. Al posto di Vlahovic, in casa viola è ballottaggio tra Cabral e Piatek: Sono due centravanti fisici, che giocano in profondità. Poi la Fiorentina ha cambiato poco, gioca con intensità alta e crea dei pericoli. Bisogna fare una partita attenta, ci sarà un grande dispendio di energie”.

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