Serie A

Empoli-Inter, Spalletti: “Basta odio nel calcio. Gli ululati però non hanno falsato la partita”

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Empoli-Inter, valevole per la diciannovesima giornata di Serie A 2018/2019. I neroazzurri hanno battuto il Napoli in una partita che verrà purtroppo ricordata per gli ululati razzisti a Kalidou Koulibaly, oltre che ovviamente per la morte del tifoso neroazzurro investito fuori dallo stadio. Sul caso razzismo è intervenuto anche il mister neroazzurro.

“La mia è una posizione di condanna senza se e senza ma – commenta Spalletti -. E’ giunto il momento di dire basta a quelli che sono cori razzisti, discriminatori, all’inneggiare alla tragedia dell’Heysel o di Superga. Basta alla presa di posizione di uno stadio di fischiare un giocatore o un allenatore per 90′. Basta all’odio nel calcio in generale. Questa è la cosa fondamentale. Era tanto che si diceva di partire, partiamo ma non entro nel merito della sentenza perché si vanno a colpire l’80-90% dello stadio che sono tifosi che preferiscono andare là piuttosto che stare a casa il giorno di Natale. Andare allo stadio è talmente bello che è differente da come viene usato talvolta da altre persone o gruppi. E’ chiaro che poi dalla nostra parte l’educazione e il comportamento della squadra si sia anche visto in precedenza e nella partita stessa. Il comportamento dell’Inter è scritto nell’atto costitutivo: Internazionale perché siamo fratelli del mondo. E’ un discorso aperto a chi vuole avere un contatto con noi, li accettiamo senza distinzione di maglia o di pelle. Però c’è da fare una distinzione, che è quella dello scorrimento della partita. Se il risultato della partita si vuole accostare a questo non è corretto”.

“Gli ululati hanno condizionato il risultato? Secondo me non hanno nulla a che vedere – continua Spalletti -. Stiamoci attenti anche perché passa il concetto che a comportarsi così si hanno dei meriti nel risultato. Facciamo attenzione. Quello che è il risultato della partita, se uno la guarda, arriva dopo una gara giocata su livelli importanti, con boati di 70mila persone e in cui non trovo alcun segnale perché la partita, finita così, non sia dipesa solo dal calcio giocato”.

SULLA FASCIA AD ASAMOAH “Se ci sarà un discorso da fare per ribadire da che parte stare lo faremo volentieri, ma è nel lungo termine che sentiamo in dovere di dimostrare come la pensiamo. Il nostro capitano ha fatto vedere nel finale di partita la nostra idea e il comportamento in generale. I calciatori lo hanno dimostrato nella partita stessa. Le cose si cambiano con l’impegno quotidiano, affinché diventi normalità. Perché altrimenti diventa difficile delineare un cambiamento. Non è l’episodio, è l’impegno costante. E’ quel che faremo da qui in avanti e secondo me noi come Inter lo abbiamo già fatto diverse volte”.

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