Serie A

Diritti tv Serie A, approvata la riforma: ecco come cambia la ripartizione

Diritti tv - Foto Arne Museler CC BY-SA 3.0

La Legge Melandri va in pensione e lascia il posto alla nuova riforma per i diritti tv, approvata ufficialmente dal ministro dello sport Luca Lotti. Cambiano quindi le forme di ripartizione dei ricavi dai contratti per la trasmissione delle partite del nostro campionato, con alcune squadre che sorridono e altre che dovranno accontentarsi di introiti minori. I ricavi, con la riforma Lotti, saranno distribuiti con le seguenti percentuali: 10% di mutualità, 50% in parti uguali, 30% in base ai ricavi e 20% in base al radicamento sociale, ovvero 12% legato ai biglietti venduti allo stadio e 8% agli ascolti in tv.

A farne le spese in maggior misura sarà, come era prevedibile, la Juventus: i bianconeri potrebbero veder calare le entrate di circa 20 milioni, da 107,3 a 87,3. Non sorride nemmeno l’Inter, che passerà da 78,4 milioni a 69,3. In perdita anche Milan (da 80,8 a 70), Roma (da 68,0 a 63,4) e Napoli (da 68,0 a 63,4).

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