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“Gli arbitri ogni anno chiedono confronto, dialogo, rispetto e poi fanno come gli pare: sono diventati come il clero, una setta, chiusi tra di loro e quello che fanno va sempre bene. È giusto invece che se sbagliano paghino anche loro”. Non ha peli sulla lingua Delio Rossi, che nel suo intervento a Radio Sportiva attacca la classe arbitrale. Nel mirino del tecnico, il fatto che ultimamente i fischietti si siano dimostrati poco elastici e tolleranti nei confronti degli allenatori, estraendo ben quattro cartellini rossi nell’ultimo turno di Serie A.
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“Hanno sempre loro il coltello dalla parte del manico e onestamente siamo professionisti anche noi, è difficile che un allenatore manchi di rispetto, poi può sbagliare e se lo fa è giusto che sia squalificato”, ha aggiunto l’ex allenatore, tra le altre, di Fiorentina e Lazio. Rossi poi conclude: “Ho la sensazione che di solito chi fa l’arbitro è colui che non ha potuto fare il calciatore, perché da piccolo inizia ad arbitrare e quindi non ha potuto giocare e la maggior parte degli arbitri non ha il senso del gioco, non riescono a capirlo perché ti deriva dall’esperienza di campo che non puoi avere”.
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