Serie A

Caso plusvalenze, Pecoraro: “Chiedevo le carte sulla Juventus e mi arrivava altro”

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli - Foto Antonio Fraioli

Il sistema calcio è sbagliato, lo dico da sempre. È un fatto culturale, la Juventus ce l’ha nel Dna: interessa solo vincere. Per riuscirci, in Europa, servono risorse infinite, perché competi con colossi che si arricchiscono con il petrolio e il gas e non con il lavoro degli uomini, come la famiglia Agnelli. Per tenere il passo di Psg, City e Chelsea si ricorre alle plusvalenze. E diventa un problema di regole. Il Tribunale mi respingeva sempre. Dicevano che non potevo essere io a stabilire il reale costo di un giocatore. Io sono per un calcio equo, giusto, che dia a tutti le stesse possibilità. Invece questo non accade. Quando chiedevo le carte sulla Juventus, mi arrivavano quelle su Bari, Foggia, Palermo“. Questa è la testimonianza di Giuseppe Pecoraro, rilasciata per le colonne del ‘Corriere della Sera’, relativamente al recente caso plusvalenze. L’ex numero uno della Procura Figc ha menzionato la situazione in cui versa la Juventus, indagata per presunte irregolarità in bilancio, esponendosi sulla propria gestione dei casi e sulle circostanze consuete nel contesto italiano.

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