Giugno 2019. Il Frosinone divorzia da Marco Baroni e affida la guida tecnica ad Alessandro Nesta, che la spunta sulla candidatura di Ivan Juric. Due ere geologiche dopo, la Lazio di Baroni è la prima della classe in Serie A per punti conquistati in casa (16), mentre il Monza di Nesta è la peggiore per rendimento interno (3). Stasera l’allenatore biancorosso, storico capitano e tifoso laziale, sfida il suo passato con l’obiettivo di difendere una panchina che inizia a scricchiolare. La sosta nazionali è arrivata e non è mai buon amica degli allenatori in bilico. Non per Nesta, che fin qui ha guadagnato 8 punti. Troppo pochi. Ai biancorossi serve una svolta all’U-Power Stadium, dove il Monza non vince in casa da 10 partite di campionato. L’ultimo successo casalingo in Serie A risale al 16 marzo scorso contro il Cagliari e nessuna squadra in campionato ha una striscia aperta più lunga di gare interne consecutive senza successi (dati Opta). La voglia di riscatto c’è, ma di fronte c’è una delle squadre più in forma in Europa. La vittoria contro il Porto – che non perdeva da otto gare – ha alimentato l’entusiasmo in casa biancoceleste, ma ha anche mischiato le carte nelle gerarchie di Marco Baroni. Nell’11 titolare si affaccia prepotentemente Pedro, che a 37 anni ha segnato sei reti in undici partite. Tre in più di quelle dell’intera stagione scorsa. Numeri sorprendenti che vanno di pari passo con la sorpresa generale della nuova versione della Lazio. Una squadra che non sembra avere insostituibili, ma che rende possibile quell’utopia dei 20 titolari nello spogliatoio. Un gruppo che non molla mai, che non si accontenta del pareggio, come ha dimostrato giovedì. Contro il Porto il gol vittoria è arrivato allo scadere e più nel complesso sono dodici i gol segnati nell’ultima mezzora di gioco in questa Serie A, nove dei quali nell’ultimo quarto d’ora (dati Opta). Le cose vanno bene, ma Baroni non ha paura a cambiare. A far posto a Pedro, dovrebbe essere Castellanos. Intoccabili Zaccagni e Dia. A centrocampo scalpita anche Vecino, che dovrebbe agire con i soliti Guendouzi e Rovella. Pochi dubbi in difesa con Marusic, Gila, Romagnoli e Nuno Tavares in campo dal 1′. A Monza la Lazio può staccare ulteriormente il Milan (che può finire a -7 con una partita in meno) e sfruttare il big match nei piani altissimi tra Inter e Napoli. “Non vogliamo che la squadra si ponga dei limiti, siamo un gruppo ambizioso”, ha detto Marco Baroni a Dribbling. Lui non si pose limiti nel giugno 2019 dopo una retrocessione a Frosinone.