Serie A

Atalanta-Verona, Gasperini: “Dobbiamo cambiare marcia per lottare per l’Europa”

Gian Piero Gasperini, Atalanta - Foto Antonio Fraioli

Domani alle ore 15 l’Atalanta scenderà in campo allo Gewiss Stadium per affrontare il Verona di Juric, match valevole per la 15esima giornata del campionato di Serie A 2019-2020. “Domani sarà sicuramente una partita da interpretare con la necessaria attenzione e voglia di fare punti. Per noi può essere una giornata importante per provare ad avvicinarci a qualche squadra.” Queste sono le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini alla vigilia di Atalanta-Verona, ben conscio che in questi dieci giorni si giocherà una buona fetta della stagione.

La Dea, infatti, può ancora nella qualificazione dunque agli ottavi di finale di Champions se vince contro lo Shakhtar Donetsk e la Dinamo Zagabria pareggia o perde con il Manchester City. Una bella impresa, ma bisogna pensare anche al campionato. “La nostra classifica è buona, in casa però abbiamo bisogno di cambiare marcia per stare agganciati al gruppetto. È vero che la partita di mercoledì in Champions League sarà decisiva, ma il campionato per noi è importantissimo e non tralasceremo niente: da qui a Natale cercheremo di fare il massimo”, ha aggiunto il tecnico bergamasco. 

Dall’altra parte del campo ci sarà il Verona di Juric, una delle rivelazioni di questa stagione: 18 punti di cui 11 in casa e 7 in trasferta. Insomma una squadra non semplice da affrontare. “Il Verona è una bella realtà e una bella sorpresa: 18 punti sono tanti, non è facile avere un impatto del genere quando arrivi dalla Serie B e tra le neopromosse, è sicuramente la squadra che sta facendo meglio: il Verona ha sempre fatto delle ottime prestazioni, è una squadra temibile, che gioca un buon calcio e che ha messo in difficoltà un po’ tutte le squadre”, ha aggiunto il tecnico bergamasco.

Il match di domani pomeriggio sarà anche una sfida tra i due allenatori Juric e Gasperini, visto che il tecnico bergamasco è stato il mister di Juric quando era giocatore. Non parlerei di maestro e allievo, siamo due allenatori di Serie A e questo è sicuramente motivo di orgoglio. Lui come giocatore mi ha dato tanto e ora è un allenatore affermato. C’è un legame particolare tra di noi, sono contento che stia ottenendo degli ottimi risultati, ma domani ognuno darà il massimo per fare risultato con la propria squadra: anche questo è il bello del calcio”

 

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