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Aggressione Pablo Marì, Tarantino: “Momento di panico. Ho disarmato e immobilizzato l’uomo”

Pallone Serie A
Serie A pallone - Foto LiveMedia/Luca Rossini

L’ex giocatore dell’Inter, Massimo Tarantino, nel corso di un intervento a Sky Sport, ha raccontato l’aggressione da parte di un 46enne con problemi psichici nei confronti di 6 persone, tra cui il calciatore del Monza, Pablo Marì: “È stato tutto molto veloce, io ero alla cassa con mia moglie e mia figlia, abbiamo sentito delle urla che provenivano dalla parte centrale del centro commerciale, improvvisamente ci siamo visti sbucare un ragazzo ferito che chiedeva aiuto, c’è stato un momento di panico. Poi dalla stessa corsia abbiamo visto l’aggressore che veniva nella nostra direzione, io ho avuto l’istinto di allontanare mia moglie e mia figlia. Tra me e questa persona c’era un dipendente, che purtroppo è deceduto, nel dare la coltellata i due sono inciampati, quando sono caduti sono tornato indietro e ho dato un calcio alla mano dell’aggressore, gli ho fatto volare il coltello, poi l’ho immobilizzato ma non ha più reagito. È stato tutto abbastanza veloce, la Polizia è intervenuta immediatamente”.

L’ex difensore ha poi rivelato ulteriori dettagli: “Il coltello era uno di quelli da cucina, era abbastanza grande. Quando lo abbiamo immobilizzato non ha mai provato a reagire, ha farfugliato soltanto ‘Se volete uccidetemi’, al momento che ha trovato il primo ostacolo si è lasciato andare. Non so cosa poteva succedere, sono stati istanti di irrazionalità pura. Il primo istinto è stato quello di protezione, poi ho avuto l’istinto di non andare via e fermare l’aggressore”.

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