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Non in pochi, di fronte alla notizia dell’approdo a Trigoria dell’ibrido offensivo francese di origine martinicana Gregoire Defrel, hanno storto la bocca; nonostante questo ci sono vari fattori da mettere in conto prima di convincersi che l’acquisto dell’ex di Cesena e Sassuolo sia un errore, e noi di SportFace siamo pronti ad analizzarli:
– UNA CARRIERA TUTTA ITALIANA
Andrè Gregoire Defrel e la Serie A non si sono certamente incontrati per caso; si può dire, in effetti, che il raffinato attaccante originario di Meudon ( comune francese situato nella regione dell’Île-de-France, a sud-ovest di Parigi ) abbia, fin dai suoi esordi nel mondo del pallone, sognato il massimo campionato italiano.
Nato calcisticamente nel Parma dell’industriale bresciano Tommaso Ghirardi, Defrel mette per la prima volta in mostra le sue magistrali doti tecniche nel Foggia, dove nella stagione 2011/12 realizza ben 4 reti in 23 presenze, facendosi notare dal Cesena che il 28 giugno 2012 acquista il suo cartellino sotto la forma della comproprietà con il Parma.
Con la maglia del Cesena riveste il ruolo di ala offensiva, creando continui pericoli nella trequarti avversaria e vincendo una clamorosa quantità di uno contro uno con l’avversario, palesandosi come uno dei profili più interessanti della Serie B. Dopo due stagioni con i romagnoli il suo bottino è di 6 gol in 68 presenze; un bottino molto magro per il Defrel odierno, reinventato centravanti da Eusebio Di Francesco, ma consistente per quello che ai tempi era un incontenibile esterno offensivo. Guadagnata la Serie A, il francese riesce a mettere in mostra le sue spiccate doti offensive sia attraverso la sua dote principale, ossia il dribbling in velocità, sia attraverso un nuovo modo di interpretare gli attacchi, ossia il modo del terminale offensivo per eccellenza: il centravanti. Non a caso il numero di reti annuali rispetto alle stagioni precedenti si triplica, con un Defrel che figurerà nella classifica dei marcatori della Serie A 2014/2015 come firmatario di 9 reti.
Il 3 Agosto 2015 vi è il trasferimento che cambierà la vita al francese, acquistato dal Sassuolo per ben 7 milioni di euro dal Cesena; in due stagioni l’asso offensivo colleziona 62 presenze e 19 gol, raggiunti anche grazie al cambio di ruolo del francese operato da Eusebio Di Francesco.
– DUTTILITA’
Motivo importante per cui il francese potrebbe diventare una pedina fondamentale nello scacchiere di Eusebio Di Francesco è sicuramente la sua capacità di spaziare sull’intero fronte d’attacco senza mai calare sul piano qualitativo. Utilizzato come ala fino all’approdo in Serie A, e trasformato, poi, in un valido centravanti, Defrel ha le doti tecniche per puntare l’avversario e saltarlo in maniera secca e decisa, ma ha sviluppato negli ultimi anni anche un discreto senso del gol, che gli permette di essere identificato come il vice-Dzeko per la Roma che sarà.
– IL RAPPORTO CON L’ALLENATORE
Fattore fondamentale in vista di un più facile ambientamento nella squadra e, soprattutto, nel sistema di gioco giallorosso, è la conoscenza del tecnico che lo allenerà nella prossima stagione. Dopo due anni di lavoro individuale operato dall’ex allenatore del Sassuolo sul nuovo innesto giallorosso per sviluppare quelle doti che mancavano per la definizione del centravanti completo, il francese ha buone probabilità di essere il primo dell’intera rosa a disposizione di Di Francesco ad adattarsi ai suoi dettami tattici.
– IL RAPPORTO CON L’OLIMPICO
Importante anche ricordare l’ottimo rapporto che lega il centravanti ex-Sassuolo allo stadio in cui, da oggi, sarà l’uomo di casa e non più uno scomodissimo ospite, ossia l’Olimpico di Roma.
4 i gol segnati nell’arena capitolina, di cui 2 realizzati contro la stessa Roma di James Pallotta e 2 contro la sua prossima acerrima rivale, ossia la Lazio ( punita dal francese già tre volte in carriera)
In conclusione, attraverso un’analisi dettagliata, abbiamo costruito le basi per credere nella possibilità che il neo-acquisto giallorosso possa dare un contributo vitale alla sua nuova squadra.