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Nazionale, Retegui: “Possiamo fare grandi cose, nessuno ci vuole come avversari”

Mateo Retegui Nazionale
Mateo Retegui - Foto LiveMedia/Salvatore Varo

L’attaccante del Genoa, Mateo Retegui, in vista di Euro2024, che per l’Italia inizierà stasera a Dortmund contro l’Albania, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SportWeek parlando delle sue sensazioni sul possibile percorso della Nazionale: “Io so di dover restare tranquillo, tenere i piedi a terra e lavorare, perché sono molto esigente con me stesso e posso migliorare in tutto. Scamacca ha grandissime qualità per giocare insieme anche ad altri attaccanti, ma non mi piace fare paragoni tra me e lui”, dice Retegui.

Dall’ex Ct Roberto Mancini all’attuale Ct Luciano Spalletti, per Retegui non c’è molta differenza: “Diciamo che lui mi chiede di aiutare la squadra anche quando non abbiamo la palla, pressando sui difensori. Ma io gioco in una posizione in cui la cosa più importante è fare gol. All’Estudiantes sono stato allenato da Gabriel Milito. Mi diceva: “Tu devi far gol. Non so come, ma tu devi far gol, perché hai quello nella testa”. Aveva ragione: io voglio fare gol sempre, sempre. Quando non segno sono arrabbiato. So che non posso riuscirci ogni volta, ma di sicuro ci provo. E un’altra cosa è sicura: siamo una squadra fortissima, possiamo fare grandi cose all’Europeo”.

L’ex Estudiantes è convinto che l’Italia possa fare un grande percorso: “Lo dice la storia. Siamo campioni d’Europa in carica e quattro volte campioni del Mondo. Chi vuole giocare contro l’Italia? Nessuno”.

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