[the_ad id=”10725″]
Il Cile è la prima squadra finalista della Confederations Cup 2017. Nella semifinale di Kazan i sudamericani hanno superato 3-0 ai calci di rigore il Portogallo, dopo che la partita si era conclusa sullo 0-0. Domenica alle ore 20 il Cile affronterà per il titolo la vincente della seconda semifinale tra Germania e Messico, in programma domani sera.
Partita equilibrata e divertente alla Kazan Arena, almeno nei primi settanta minuti. Il Portogallo parte bene, anche se rischia grosso quando Sanchez trova Vargas in profondità e Rui Patricio deve superarsi in uscita. L’occasione più grande dell’intero primo tempo capita sui piedi del neo milanista André Silva: liberato sul secondo palo da un perfetto cross di Cristiano Ronaldo, l’attaccante portoghese non riesce a battere Bravo, attento e fortunato in uscita.
Superati i primi venti minuti, il Cile prende lentamente in mano il centrocampo e la supremazia territoriale, spingendo molto sulle fasce con Isla e Beausejour. Tra il 28’ e il 30’ Aranguiz ha due buone opportunità: un colpo di testa impreciso su un cross dalla destra di Isla e poi una deviazione mancata sul traversone dalla sinistra di Beausejour, a conferma della vocazione offensiva dei terzini cileni. C’è poco Portogallo nel resto del primo tempo e anche nel primo quarto d’ora della ripresa. Per i lusitani giusto qualche conclusione dalla distanza e isolati spunti di Cristiano Ronaldo, mentre la nazionale di Juan Antonio Pizzi continua a giocare su ritmi elevati e controlla il possesso palla. I tentativi di Vidal, prima di testa e poi con un potente tiro dalla distanza che finisce di poco sopra la traversa, non spaventano Rui Patricio, che invece deve impegnarsi al 57’ sulla spettacolare girata di Vargas.
Dal 60’, però, la partita cambia nuovamente. Il ritmo del Cile cala e il Portogallo ne approfitta per recuperare campo. La fuga di Ronaldo in contropiede, conclusa con un tentativo potente ma centrale, sveglia la nazionale di Fernando Santos, vincitrice del girone A con due vittorie e un pareggio contro il Messico. La stella del Real Madrid prova da solo ad accendere la luce nel buio degli ultimi venti minuti di partita, ma non trova la porta su punizione e poi con un colpo di testa. E allora si va ai supplementari, dove sembra prevalere la stanchezza. Come già nei tempi regolamentari, del resto, il Cile ci prova con maggiore convinzione: Sanchez sfiora il gol con un gran colpo di testa sul preciso cross di Isla, poi il nuovo entrato Silva viene abbattuto in area da Fonte e meriterebbe il rigore, ma l’arbitro iraniano Faghani lascia proseguire senza neanche ricorrere all’aiuto della Var. E negli ultimi minuti la nazionale sudamericana è molto sfortunata: Vidal colpisce il palo e sulla ribattuta Rodriguez centra la traversa. La festa cilena, però, è solo rimandata ai rigori: Vidal, Aranguiz e Sanchez sono implacabili, Bravo ancor di più nell’ipnotizzare Quaresma, Moutinho e Nani e chiudere i giochi a tempo di record, regalando alla squadra di Pizzi una meritata finale