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L‘Islanda ferma l’Argentina nella seconda gara del giorno sul risultato di 1 a 1. Un match bello e frizzante merito soprattutto degli islandesi capaci di giocare una partita di grandissima quantità . La squadra di Sampaoli stecca la prima, un pò per colpa dello stesso allenatore con dettami tattici rivedibili, un pò anche per il suo uomo chiave: Messi che ha pochi minuti dallo scadere sbaglia un calcio di rigore.
Argentina (4-2-3-1)
Caballero 4
L’argentina avrebbe bisogno di un portiere titolare che non può essere Caballero. Nella prima mezz’ora prova in tutti i modi a far segnare l’Islanda, riuscendoci anche. Una Nazionale che gioca per vincere un Mondiale non può presentarsi con certe defezioni.
Salvio 6
Buona la prestazione del laterale argentino, sempre pericoloso in fase di spinta. Da rivedere alcune diagonali difensive.
Otamendi 6
Comanda la difensa senza farla andare in caos sulle ripartenze avversarie. Cerca l’eurogol pronti via con un destro da 35 metri, con il pallone che finisce alto sopra la traversa.
Rojo 4
Insieme a Caballero combina più disastri di una grandinata ad inizio Giugno. Sempre in ritardo nelle letture difensive che spalancano le porte agli attaccanti islandesi. La fase d’impostazione non è il suo pane quotidiano.
Tagliafico 5.5
Rispetto a Salvio spinge di meno accorciando in fase difensiva per non lasciare i due centrali da soli contro le ripartenze micidiali degli islandesi. Disputa una buona gara senza mai colpire troppo nell’occhio.
Mascherano 5
L’ex Barcà prova a dare quantità e geometria al centrocampo “Celeste”, ma senza riuscirci. Le sue giocate sono lente e prevedibili. Soffre tantissimo il dinamismo e la fisicità dei centrocampisti avversari.
Biglia 4
Un fantasma in campo, che vagabonda sul prato verde alla ricerca della posizione giusta per non prendersi la responsablità della giocata. Il giocatore ammirato nelle passate stagioni alla Lazio sembrerebbe essere svanito come d’incanto e l’involuzione del nuovo Lucas 2.0 è preoccupante ( 54 ‘Banega 6.5 Prende il posto di Biglia e la squadra inizia a giocare a calcio. Verticalizzazioni di prima e qualità nei passaggi, cambiano la partita. Con buona pace di Sampaoli)
Meza 6
Sampaoli lo butta nelle mischia e lui ci mette qualche minuto per entrare in gara anche a causa dell’emozione. Tocca un’infinità di palloni senza lasciare troppo il segno nelle sue giocate. Nel secondo tempo prova a prendersi un pò di responsabilità senza troppo successo (83′ Higuain sv).
Messi 4.5
Il solito Messi in Nazionale, sbaglia tutto quello che si può sbagliare, mai incisivo, mai pericoloso. Sembra il fratello gemello arrivato quasi per caso su un campo di calcio. Al minuto 64′ ha la grande oppurtunutà di fare iniziare il suo mondiale sul dischetto, ma il tiro viene neutralizzato dal portiere avversario. La stessa storia che si ripete ogni volta.
Di Maria 5.5
L’esterno del PSG appare nervoso fin dalle prime battute. I difensori dell’Islanda lo marcano stretto talvolta in modo anche duro. nella ripresa mette tante palle in mezzo all’aria dove ci vorrebbe un centravanti puro come Icardi, lasciato a casa da Sampaoli senza un motivo logico ( 76′ Pavon sv).
Aguero 6.5
La fortuna dell’Argentina sono lui e Messi. Il gol che regala il momentaneo vantaggio è un capolavoro di tecnica e bellezza, una rete come solo il “Kun” può fare. La sua partita è una lotta continua contro la retroguardia avversaria e nonostante i tanti centimetri di differenza, il calciatore del City non smette di lottare contro un muro, trasmettendo la carica anche ai suoi compagni di Nazionale.
Sampaoli 4
La sua squadra fatica contro un avversario sulla carta inferiore ai suoi ragazzi, ma l’Argentina assomiglia ad un cantiere aperto da poco, dove regna un grande caos, poca organizzazione e tutte le azioni pericolose sono merito di giocate individuali. Le mancate convocazioni di alcuni big restano inspiegabili a molte persone e i frutti delle sue scelte si vedono in negativo dentro il rettangolo di gioco.
Islanda (4-4-1-1)
Halldorsson 8
Eroe nazionale dopo il rigore parato a Messi non uno qualunque e una grande prestazione, fanno di lui l’uomo del match.
Magnuson 6.5
Buona la partita del terzino destro, che senza paua attacca molto la profondità costringendo Tagliafico e Meza a ripiegare anche in difesa. Sempre attento nelle diagonali
Arnason 7
Il muro islandese parte anche dalla sua sicurezza. Non bellissimo da vedere ma sempre posizionato in un modo impeccabile. Segue a uomo Aguero ovunque lasciando poco spazio alle giocate del “Kun”.
Sigurdsson R 7
Insieme al suo compagno di reparto disputa una grande gara. Lui comanda tutti i movimenti difensivi, applicando alla perfezioni con le sue chiamate la trappola del fuorigioco.
Saevarsson 6.5
Il duello con Di Maria è la partita nella partita. il numero due usa le maniere forti facendo innervosire il laterale del PSG. Attento in fase difensiva e prezioso sulle palle alte.
Bjarnason 7
Dinamismo e quantità . Sono le prerogative del centrocampista numero otto con un passato anche in Italia nelle file del Pescara. L’uomo in più del centrocampo islandese disputa una grande gara.
Hallfredsson 7
Il giocatore dell’Udinese in Nazionale si trasforma giocando partite vicine alla perfezione. Dirige il centrocampo con buoni geometrie ed è il primo a portare il pressing sui portatori di palla avversari.
Gunnarsson 6.5
Tanta grinta, agonismo e piedi educati fanno di lui un giocatore da seguire in questo Mondiale. Dopo questa partita sicuramente qualche club si sarà accorto di lui e l’investimento potrebbe davvero essere di quelli buoni (Gislason sv).
Gudmundsson 6
Non brillantissimo in fase d’attacco, ma prezioso il suo lavoro prima su Biglia poi su Banega. Partita sufficiente (Skulason 78′ sv).
Sigurdsson G 7
Il giocatore più esperto della rosa si carica i suoi compagni sulle spalle con la sua grande esperienza. Gioca una gara pulita, senza mai trasfare con le giocate.
Finnbogason 7
Sigla il gol del pareggio da bomber d’area di rigore alla prima palla buona. Importanti i suoi ripieghi difensivi che permettono ai suoi di essere coperti e corti tra i reparti ( 88′ Sigurdarson sv).
Hallgrimsson 8
Una lezione di calcio e di tattica data a Sampaoli. L’Islanda non è più una sorpresa, ma sta diventando una bella realtà , merito anche dell’allenatore dentista.