[the_ad id=”10725″]
Marocco-Iran è il match inaugurale del girone B, che andrà in scena venerdì 15 giugno alle ore 17:00 e verrà trasmesso in diretta esclusiva su Italia 1. Si giocherà alla Zenit Arena di San Pietroburgo, casa dello Zenit di Mancini, che con i suoi 69500 posti a sedere è il secondo impianto per capienza più grande della competizione, alle spalle del solo Stadio Lužniki di Mosca.
Girone B che vede, oltre a Spagna e Portogallo, due nazionali di livello più basso come Marocco e Iran, che hanno tuttavia tutte le carte in regola per essere delle autentiche mine vaganti. La compagine marocchina torna a partecipare ad un Mondiale dopo un’assenza di ben 20 anni (ultima partecipazione Francia 1998). La nazionale allenata da Herve Renard ha ottenuto il passaggio del turno dopo essersi qualificata al primo posto del girone C delle qualificazioni del continente africano, riuscendo a mettersi alle spalle una super potenza del calibro della Costa d’Avorio. Dato significativo è senza dubbio la solidità difensiva: il reparto arretrato, guidato dal centrale della Juventus Mehdi Benatia, è infatti riuscito a non incassare neanche una rete nelle 6 partite di qualificazione.
Avversaria della squadra marocchina sarà , come detto, l’Iran. La nazionale asiatica rinnova la propria presenza a questo tipo di competizione, dopo quella della scorsa edizione in Brasile. Proveniente dal girone A delle qualificazioni dell’Asia, la nazionale iraniana ha ottenuto un brillante primo posto, riuscendo ad eliminare, tra le altre, la Cina allenata da Marcello Lippi. Dato molto importante, anche per questa nazionale, è l’equilibrio della difesa. Non a caso nelle 10 partite delle qualificazioni, quest’ultima non ha rimediato nessuna sconfitta, incassando appena 2 gol.
Sarà un match molto interessante ed equilibrato: da un lato la tecnica e il talento individuale della nazionale africana, che può vantare alcuni elementi di spicco come il già citato Benatia, il centrocampista dell’Ajax Ziyech, ma anche il talentuoso fantasista Belhanda, ora al Galatasaray. Giocatori sicuramente in grado di cambiare la partita con le loro giocate. Dall’altra parte troviamo la nazionale asiatica, che ha come punto di forza l’identità collettiva e ripone le speranze di vittoria sulla giovane promessa Azmoun, che milita proprio nel massimo campionato russo, il Rubin Kazan, e che con i suoi gol ha trascinato l’Iran a questa rassegna mondiale.
Per quanto riguarda alcuni dati statistici interessanti, il match del 17 giugno sarà il primo incrocio assoluto tra queste due nazionali: nonostante entrambe abbiano preso parte a quattro Mondiali ciascuna, non hanno tuttavia mai avuto l’occasione di partecipare alla stessa edizione contemporaneamente.