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Il primo giorno di full immersion dei Mondiali 2018 ci regala gol last minute, un derby iberico da urlo con Cristiano Ronaldo on fire grazie a una meravigliosa tripletta e il Maestro Tabarez che esulta dimenticandosi della malattia che lo costringe alle stampelle: lo spettacolo è già iniziato, e sarà un mese di fuoco da vivere intensamente.
La paura fa 90′: quando tutto sembrava pronto per assistere a due scialbi 0-0 nei primi due match del secondo giorno in compagnia dei Mondiali 2018, ecco il sussulto inaspettato quanto adrenalinico. In campo, tra Uruguay ed Egitto, sembra esserci la controfigura di Luis Suarez: il Pistolero ha le polveri bagnate quest’oggi, approccia la partita senza il giusto mordente e dopo aver divorato la clavicola di Chiellini quattro anni fa, si limita oggi a una serie di palle gol clamorose. A pochi secondi dal recupero Gimenez rovina il compleanno a Momo Salah, che già aveva dovuto ingoiare il boccone amaro di essere rimasto in panchina a guardare i compagni, e fa tornare alla mente il 2002 a Hector Cuper. Il difensore dell’Atletico salta più in alto di tutti e con un colpo di testa perfetto regala la vittoria last minute alla Celeste di Oscar Tabarez. Il Maestro, a causa della sindrome di Guillain-Barré, non può certo saltare – anche se ci prova, lasciandosi prendere dall’entusiasmo – ed è costretto ad aggrapparsi a una stampella, ma la garra charrua nel guidare ancora magnificamente la sua Nazionale nonostante la malattia commuove tutti e gli consegna di diritto la copertina di questo venerdì in Russia che poche ore dopo vede concretizzarsi, nella forma più crudele, un certo dejavù.
MAROCKO – A San Pietroburgo si gioca pochissimo a calcio tra Marocco e Iran, tant’è che sono addirittura in quattro a decidere che era il caso di farla finita, uscendo per infortunio e dilatando ulteriormente il tempo percepito di un incontro altamente dimenticabile. Fino al recupero, però: ai mediorientali non servono le scarpe comprate in loco a causa dei dazi di Trump, visto che a regalare loro la vittoria è un colpo di testa sfortunato quanto maldestro di Bouhaddouz, che infila la propria porta al 94′ costringendo le agenzie giornalistiche di tutto il mondo a cambiare in corsa lo 0-0 ormai scolpito nella pietra. Lacrime di disperazione per i marocchini, di gioia per gli iraniani, che vincono la loro seconda partita della storia ai Mondiali, e lo fanno nel modo più rocambolesco.
CR7 ON FIRE – Il piatto forte, però, lo servono Portogallo e Spagna a Sochi. Dagli ultimi minuti le emozioni si trasferiscono direttamente al pronti-via. Fa tutto Ronaldo: si procura e segna in avvio un rigore, esultando con rabbia a causa dei problemi fiscali di oggi. Fiscale come la decisione di Rocchi, unico rappresentante italiano in questi Mondiali. Quindi un tiro fiacco che ha però il potere di rendere Karius De Gea, infine una punizione procurata e poi trasformata in modo strepitoso (anche questo un gol last minute). Finisce 3-3, con la Roja che non riesce a battere i lusitani e non risponde a pieno alle polemiche del post esonero di Lopetegui. Che sotto, sotto, può anche godere un po’, mettendo da parte il patriottismo: il campione del Real, che allenerà fra poco, costringe la Roja ingrata al pareggio.