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Mancava soltanto l’ufficialità ed è arrivata oggi dal Consiglio federale, tra l’altro all’unanimità: Carlo Tavecchio è il commissario straordinario della Lega di Serie A, incapace di rinnovare le proprie cariche per il quadriennio 2017-2020.
Nessuna sorpresa, dunque: a dispetto delle obiezioni ricevute dal ministro dello Sport Luca Lotti e dal presidente del Coni Giovanni Malagò, Tavecchio ha deciso di andare avanti per la propria strada e avocare a sé il compito di traghettare una Serie A spaccata in due. E lo ha fatto con “grande orgoglio” per la decisione unanime del Consiglio federale e non senza qualche frecciata polemica verso gli interlocutori istituzionali, in particolare il presidente del Coni che oggi ha chiesto un commissariamento “il più breve possibile”.
“I miei incarichi devono essere sempre brevi e pratici, ho duemila controllori sulla testa – ha osservato Tavecchio – Il commissariamento sarà breve se possibile, ma se la gattina fa tutto in fretta i figli nascono ciechi. Se in pochi mesi chiudiamo la partita siamo tutti felici perché io, Uva e gli altri abbiamo già altre problematiche da risolvere. Nessuno di noi ha cercato questa situazione, non mi sono svegliato stamattina sperando di fare il commissario: vogliamo fare in fretta ma dobbiamo portare dei risultati, perché la Lega di A produce la ricchezza per tutto il sistema”.
Malagò e Lotti “non sono nemici”, ha comunque tenuto a sottolineare Tavecchio, che ha deciso di mettere al suo fianco ancora una volta il direttore generale della Figc Michele Uva per la parte amministrativa della Lega e l’avvocato Paolo Nicoletti, “nomina condivisa con il Coni”, per la parte giuridica.
L’obiettivo del nuovo commissario straordinario, investito del compito per sei mesi (almeno per il momento), è duplice: riformare la governance, discussione già avviata in Lega, e mettere mano all’articolo 19 dello statuto sulla ripartizione dei diritti tv, con le piccole squadre a chiedere una distribuzione più equa delle risorse. “La mia sarà una gestione ordinaria – ha sottolineato Tavecchio – Cercherò di coagulare gli interessi di tutti. Costituiremo una commissione di competenti giuristi per la riforma dello statuto, uno dei punti dai quali non è possibile prescindere”.
Intanto, come primo atto del nuovo quadriennio, Tavecchio ha anticipato l’introduzione della Var alla prossima stagione di Serie A, Ifab permettendo: “Abbiamo già incassato l’ok del presidente Fifa Gianni Infantino – ha rivelato il numero uno della Figc – Saremo i primi al mondo con Germania e Olanda”. Un bel successo per il calcio italiano, che però non sarà rappresentato nella Giunta del Coni, l’organo di governo dello sport, per la prima volta dopo 57 anni: “Ho deciso di non candidarmi dopo aver parlato con il presidente Malagò – ha spiegato Tavecchio – Mi sembrava normale che il calcio fosse rappresentato in Giunta, ma lui mi ha spiegato che la questione era complicata”. Sbrogliare i nodi della Lega di Serie A non sarà certo più semplice.